Dal match contro il Ferencváros è emerso un verdetto ufficiale – la qualificazione matematica della Juventus agli ottavi di Champions – ma altre sentenze sono deducibili tramite attenta osservazione. La prima: Dybala continua a steccare. La seconda: il centrocampo non brilla. Sull’argentino si sono spese tante parole, dal malessere legato al mancato rinnovo all’insoddisfazione per lo scarso impiego sul campo. Sul centrocampo, invece, c’è da lavorare. E tanto. Le qualità messe in mostra da Arthur sono indiscutibili, ma il brasiliano pecca nell’impostazione in lunghezza, nella verticalizzazione e nelle aperture ai lati del campo. Rabiot e Bernardeschi, seppur in crescita, non sembrano poter garantire una continuità di rendimento. E poi c’è il problema Bentancur, passato da intoccabile a giocatore in discussione.

Juventus-Ferencváros, la prestazione in negativo di Bentancur
Il giocatore intoccabile di Sarri, perno del centrocampo – insieme a Pjanic – e grande recuperatore di palloni, durante Juventus-Ferencváros non si è visto. Lo si è denotato nella capacità degli ungheresi di andare al tiro, autori di nove conclusioni contro la porta avversaria – due nello specchio. Troppe, per una squadra meno attrezzata dei bianconeri. E le responsabilità, in questo caso, vanno individuate anche in Bentancur, a cui toccano il recupero dei palloni e il pressing in mezzo al campo. Anche La Gazzetta dello Sport ne sottolinea la prestazione mediocre, assegnandogli un 5.5 che testimonia l’insufficienza della sua prova.
Allo stato attuale, l’uruguaiano sembrerebbe destinato alla panchina, con Arthur, Bernardeschi e Rabiot leggermente più in forma di lui. Il centrocampista non è sul mercato, ma il suo impiego parziale, già verificatosi nel corso della stagione, è sintomo di un cambiamento nelle gerarchie della squadra, nonché di un peggioramento del suo rendimento.