Alle 11:30, direttamente dall’Allianz Stadium di Torino, Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa alla vigilia della diciottesima giornata di Serie A, nella quale la Juventus sarà impegnata al Diego Armando Maradona in vista del big match contro il Napoli.
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Le parole di Allegri alla vigilia di Napoli-Juventus

“Come sta la squadra e come arriva alla grande sfida di domani?”
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“La squadra sta abbastanza bene, abbiamo fatto tre giorni di lavoro prima di questa partita. Siamo in buone condizioni, vediamo cosa riusciremo a fare domani sera”
“Quanto è importante Danilo come leader nello spogliatoio e in campo?”
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“Danilo sta facendo bene, come stanno facendo bene tutti. Credo sia cambiato l’atteggiamento e bisogna continuare su questa strada”
“Un punto sul quadro degli infortunati?”
“Per quanto riguarda gli infortunati, i rientri dovrebbero essere imminenti, nel senso che prima di Monza in Coppa Italia difficilmente rientrerà qualcuno, però credo che già con l’Atalanta qualcuno potrà essere a disposizione. Cuadrado da martedì dovrebbe essere con la squadra e magari potrebbe essere l’unico che con il Monza potrebbe rientrare. Li devo vedere perché non ha ancora fatto allenamenti con la squadra. Gli altri stanno decisamente meglio e siamo fiduciosi“
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“Chiesa è meglio utilizzarlo ancora a partita in corso? Meglio a sinistra?
“Federico sta molto meglio e son contento di questo. Se fossi certo che anche domani a partita in corso facesse la differenza, lo farei entrare a partita in corso. Siccome non ho la palla magica, oggi valuterò l’allenamento e poi deciderò la formazione per domani sera.”
“Alla luce della rimonta, quanto possano pesare i punti persi con la Salernitana?”
“Quelli ormai sono andati, inutile stare a pensare a quelli. Pensiamo in avanti, quello che è stato fatto fin ad ora sono buoni risultati, importanti ma domani è un’altra partita. Nel calcio c’è una regola, che quello che fai, il giorno dopo non conta più. Bisogna pensare a lavorare, avere il profilo basso e continuare questo percorso di crescita soprattutto come squadra, a livello di singoli e arrivare in fondo all’obiettivo finale che è quello dei risultati. Per noi in campionato è quello dei primi quattro posti. Bisogna pensare solo a quello che dovremo fare domani”
“Qual è il motivo della crescita della squadra nei secondi tempi?”
“I meriti non sono né miei né dello staff, diciamo che se la squadra cresce nel secondo tempo vuol dire che la squadra sta bene fisicamente. Domani sarà una partita completamente diversa, a Napoli non finiscono mai, son sempre complicate e difficili anche perché affrontiamo una squadra molto forte tecnicamente, ben organizzata e ben allenata”

“Ci dobbiamo aspettare un’allegrata sulla corsia di destra per affrontare Kvaratskhelia”?
“Sinceramente non abbiamo preparato ancora niente. Oggi c’è l’ultimo allenamento e vediamo di sistemare due o tre cosine e poi sceglierò, speriamo bene, la formazione. Credo che domani sarà una bellissima partita, una bella serata di sport e di calcio, in uno stadio stracolmo per una partita che non sarà decisiva ai fini del campionato“
“Che test è per la Juventus?
“Non è un test, è una partita del campionato, all’interno di un campionato in cui noi veniamo da risultati importanti, il Napoli lo stesso. Il Napoli ha 44 punti, ha la possibilità di girare a 50 e quindi domani credo sia una partita non decisiva ma molto importante per loro“.
“Cosa hanno lasciato al gruppo le due vittorie nel finale?”
“Quando ricominciamo dopo una sosta di due mesi è come se iniziasse un nuovo campionato, e quindi le partite son tutte strane. Bisogna essere bravi a giocarle e i ragazzi son stati bravi a farlo“
“Cosa serve alla sua squadra per mettere il punto esclamativo alle otto vittorie consecutive?”
“Domani bisogna giocare una partita con grande tecnica, grande intensità. È una partita difficile perché è uno scontro diretto e perché giochiamo, come dimostra la classifica, in casa della squadra più forte del campionato. È una bella sfida da giocare, bisogna avere l’entusiasmo e la voglia di giocare questa partita“.

“Che cosa apprezza di più degli avversari e cosa teme di più di questo Napoli?”
“Non sono io a dire che sono i più forti, è la classifica che dice che siano i favoriti. Per quanto riguarda il Napoli, loro sono forti tecnicamente, sono ben allenati perché io credo che Luciano sia il migliore ad allenare e ad insegnare. Lo sta facendo a Napoli ma l’ha fatto a Roma, a Milano. Dobbiamo fare una bella partita. Due mesi fa nessuno credeva che la Juventus potesse arrivare a questa partita in queste condizioni. Noi però dobbiamo pensare a mantenere il profilo basso, a lavorare per raggiungere l’obiettivo finale che è quello che conta.”
“Se Luciano è il più bravo ad allenare, tu che hai vinto più trofei, che mestiere fai?”
“Io ho una grande stima di Luciano, indipendentemente dal fatto che qualche volta litighiamo, come ad esempio l’anno scorso. Io non sono un allenatore, faccio questo mestiere per sbaglio, dovevo fare un’altra roba. Detto questo, Luciano è molto bravo. Affrontarlo è sempre una grande sfida. È uno dei più bravi, se non il migliore ad insegnare e ad allenare. Domani è molto più importante per loro che per noi.“
“Domani sarà l’ultima partita del presidente Agnelli. Cosa le lascia questa esperienza e cosa si porterà in futuro?”
“Sul presidente credo ci sia da dire ben poco, i risultati e il lavoro che ha fatto in 12 anni parlano per lui. Personalmente lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di allenare la Juventus e di lavorare con lui per tanti anni.”