L’analisi del match Lazio-Juventus
A due giorni dalla vittoria della Juventus ai danni della Lazio, nel match valido per la tredicesima giornata del campionato di Serie A, il doppio ex Christian Manfredini è tornato sul match si microfoni di tuttojuve.com.
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L’ex centrocampista ha avuto modo di analizzare la gara, spiegando, a suo parere, quali sono state le chiavi della vittoria della Juve:
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“La Lazio ha provato a fare la partita ma ha trovato una Juventus che ha giocato molto bene. La squadra di Allegri è compatta e chiude bene gli spazi anche se, a livello di gioco, non fa impazzire. In ogni caso non è semplice affrontare una squadra così disciplinata”.
Cosa manca alla Juventus

A Manfredini è stato poi chiesto, alla luce delle sue parole, cosa mancasse alla Juventus nella gara contro la Lazio, per innalzare il livello di gioco:
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“Si, in effetti manca qualcuno che risponde al nome di Paulo Dybala, che garantisce estro e imprevedibilità alla manovra della Juve. Senza di lui puoi vincere lo stesso ma di certo non puoi giocare bene”.
La Juventus con Dybala

In particolare, l’ex giocatore ha motivato la precedente affermazione, spiegando in che aspetti la Juventus con Dybala in campo è differente rispetto a quando non c’è:
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“Si secondo me sarebbe stata diversa, esattamente come la Lazio con Immobile. Con Dybala c’è più fantasia, più lanci e più giocate. Il rientro di Kean in questo senso può dare una grossa mano perché è l’unico ad avere fisicità. Invece mi è dispiaciuto per il gol sbagliato da Morata che avrebbe offuscato le critiche nei suoi confronti”.
Le polemiche sui rigori

I due gol della Juventus sono giunti entrambi su rigore e tutti e due sono stati finalizzati da Leonardo Bonucci. Non sono mancate le polemiche riguardo ai falli in area, in particolare al primo, in cui è stato giudicato irregolare un intervento di Cataldi su Morata.
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Lo stesso Sarri, tecnico della Lazio, infatti, in conferenza si è mostrato contrario a questa decisione. Ecco l’opinione di Manfredini:
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“Per me c’erano entrambi e per questo motivo non mi trovo d’accordo con Sarri che ha definito “rigorino” il primo dei due. Sicuramente Cataldi non voleva fare fallo ma ha sbagliato il tempo dell’intervento. Peccato per la Lazio perché, senza quell’episodio, difficilmente la partita si sarebbe sbloccata”.
L’opinione su Chiesa

Manfredini ha anche avuto modo di commentare Federico Chiesa e la sua prestazione contro la Lazio:
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“Federico riesce a risultare sempre pericoloso, anche quando non è in forma riesce comunque a creare pericoli con la sua velocità. Se alla Juve togliamo Chiesa, Dybala e Cuadrado diventa una squadra abbordabile per tutte le altre“.
Il momento della Juve

L’ex centrocampista ha poi analizzato il momento della Juventus, che sembra si stia riprendendo dopo un difficile inizio di campionato, in cui non ha mantenuto le aspettative:
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“La squadra sta ritrovando certezze, stavamo tutti solo aspettando il momento in cui sarebbe tornata la Juve di sempre. Allegri aveva bisogno di tempo per riacquisire il suo ritmo dopo due anni senza allenare, ora sta capendo le caratteristiche dei giocatori su cui può contare. Penso che questa squadra possa rompere le scatole per la vittoria del campionato”.
Le possibilità di rimonta in campionato

Manfredini ha anche parlato della possibilità di una rimonta in campionato, come è già successo nella stagione 2015/2016:
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“La squadra non è la stessa di sei anni fa, che aveva un organico migliore rispetto a quella di oggi. Tutto dipenderà da come affronterà i momenti topici, contando che la Champions porta sempre via tante energie“.
La Champions

In Champions, invece, la Juve sta facendo molto bene, infatti si trova già qualificata agli ottavi con due turni di anticipo. Per l’ex centrocampista, però, non ha molte possibilità di arrivare fino in fondo:
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“La Champions è diventata un tabù per società e tifosi. Personalmente credo che quest’anno la Juve non la possa vincere perché ha un gruppo inferiore rispetto alle finali di Berlino e Cardiff”.
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