L’analisi del match
Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha parlato al termine del big match contro la Juventus, vinto dai bianconeri per 0-2, con doppietta di Bonucci su rigore, ai microfoni di DAZN. Il tecnico biancoceleste ha avuto modo di fare un’analisi della gara giocata dai suoi, spiegando cosa è mancato:
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“Siamo stati in partita fino a quando ci siamo aperti per provare a pareggiarla. Nel secondo tempo abbiamo fatto molto bene per mezz’ora, ma è mancato sempre l’ultimo passaggio. La squadra comunque ha fatto quello che poteva e doveva fare”.
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La mancanza di concretezza

Il mister ha anche spiegato nel dettaglio cosa la sua squadra ha sofferto in particolare della Juventus, sottolineando anche la poca concretezza in fare offensiva:
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“Abbiamo iniziato molto bene il match interpretandolo come dovevamo. Poi siamo andati sotto e la Juve ha cambiato il modulo il un 4-5-1 basso molto difficile da attaccare anche se recuperavi palla negli ultimi metri. Ci è mancata solo la concretezza perché in generale abbiamo concesso poco”.
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L’alternativa ad Immobile

Ieri la Lazio non ha potuto contare sul suo centravanti, Ciro Immobile, a causa di un problema fisico. Una defezione decisamente importante, a cui Sarri ha dovuto cercare di ovviare, facendo giocare Pedro falso nueve:
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“L’alternativa a Ciro è molto complicata da trovare perché uno che fa tutti quei gol non lo trovi ovunque”.
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Gli esterni

Sarri ha poi parlato di cosa è mancato sulle fasce per poter far male alla Juventus, spiegando, a suo parere, in che momento della partita si poteva fare meglio:
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“Sugli esterni ci è mancato l’uno contro uno che solitamente è la situazione in cui si creano maggiori pericoli alla difesa. Comunque per me è impensabile che i nostri esterni possano andare a mille all’ora tutte le partite. Non sono soddisfatto dell’ultimo quarto d’ora dove avevamo il tempo di attaccare ragionando, invece ci siamo allungati e abbiamo preso diverse imbucate”.
Il rigore su Morata

Sarri ha anche parlato a Lazio Style Radio al termine del match, concentrandosi sull’episodio del primo rigore, provocato da un fallo di Cataldi su Morata, che è stato assegnato dopo che il VAR ha richiamato Di Bello. Per il tecnico biancoceleste, però, non era giusto dare il penalty:
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“Questo episodio mi sembra un errore molto chiaro del VAR. Cataldi entra davanti all’uomo, non sull’uomo e comunque l’intervento me è sulla palla. Se si va al VAR per una situazione del genere allora bisogna andarci anche per la spinta su Pedro. Il VAR è nato per giudicare gli errori clamorosi e questo sicuramente non lo era. L’episodio è quello che Gasperini chiama “rigorino”, è una cosa che esiste solo in Italia e in questo caso ha risolto la partita”.
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A proposito dei rigori, al termine del match è intervenuto anche Leonardo Bonucci, che li ha realizzati entrambi. Il difensore della Juventus ha avuto modo sia di analizzare la partita, sia di parlare del suo rapporto con i penalty, ricordando anche l’errore di Jorginho sul dischetto contro la Svizzera e la possibilitĂ di calciare dagli 11 metri anche con la Nazionale >>>CONTINUA A LEGGERE