La decisione è stata presa, Paul Pogba non si sottoporrà ad un intervento per risolvere il problema che attanaglia il suo menisco. Un pittore con la tela squarciata, un cantante senza voce, un attore dal viso coperto, come loro anche il francese, tesserato Juventus, pare privo della sua arma migliore, quella che gli permette di essere “la Pioche” in mezzo al campo. Se la fortuna è cieca, la sfortuna ci vede benissimo, ha deciso di colpire il Polpo nel momento peggiore, strozzando un entusiasmo che i tifosi bianconeri, e forse lui stesso, non provavano da tempo. Poco male, è l’essenza della vita, una serie continua di sfide da superare. Se ti abbattono rimani indietro, certo, ma mai realmente fermo, “Non è importante come colpisci, l’importante è come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti” diceva qualcuno.

Fatto sta che Paul Pogba è fermo ai box, ne risente lui, mister Allegri e tutto l’ambiente Juventus. Nulla fu lasciato al caso, per lui, nei giorni scorsi, fu fissato un importante consulto con lo specialista Bertrand Sonnery-Cottet, luminare, operò Zlatan Ibrahimovic, a fine maggio, per la ricostruzione del legamento del crociato anteriore del ginocchio sinistro. In seguito all’incontro con il luminare fu presa la decisione, da parte del ragazzo, di non procedere con un’operazione che l’avrebbe tenuto fuori almeno per 2, fino ai più pessimistici 5 mesi, una terapia conservativa è stata la scelta. Chi siamo noi per andare contro il lavoro di un esperto nel campo, certo è, che un’operazione avrebbe risolto il problema alla radice. Perchè, quindi, questa decisione?
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Tra machiavellismo e morale kantiana: Pogba nei libri di scuola

Trasferiamo il centrocampista della Juventus nei libri di scuola. Fu definito Machiavellismo il filone di pensiero riconducibile allo storico e filosofo, tra le altre cose, Niccolò Machiavelli. In sè, parliamo di una concezione utilitaristica e cinica del potere, “il fine giustifica i mezzi“, ogni strumento è lecito per raggiungere il proprio obiettivo. Perchè quest’idea? Il filosofo definisce l’uomo “tristo“, in parole povere, egoista, ogni individuo, secondo il suo pensiero, vede come suo unico obiettivo il soddisfacimento del proprio benessere. Ideale condivisibile o meno, porta comunque con sè un suo principio cardine. Prendiamo questa breve digressione e mettiamola un secondo da parte. Nuovo filosofo, Immanuel Kant, il tedesco, tra le diverse sfaccettature del suo rivoluzionario pensiero, riprende l’idea di eterogenesi dei fini, vediamo di cosa si tratta.

Anche Kant proponeva una visione non ottimistica dell’umanità, gli individui, infatti, sarebbero, secondo il suo pensiero, caratterizzati da una insocievole socievolezza. Quest’ultimo termine indica l’idea che ogni uomo sia mosso dalla sola volontà di soddisfare il proprio interesse, in modo egoistico. Niente di nuovo a questo punto. Kant, però, fa un passo successivo e collega ciò appena descritto al principio di eterogenesi dei fini, principio secondo cui ognuno, nella ricerca dell’interesse particolare, andrebbe, senza volerlo, a realizzare, nello stesso tempo, il benessere collettivo. Ciò sarà la base della filosofia della storia di Kant ma questo è un altro discorso. Come si collega tutto questo alla squadra di mister Allegri?
Tra la Juventus e Pogba c’è di mezzo il Mondiale

Nelle ore successive alla decisione presa da Paul Pogba in merito al suo infortunio, tante critiche sono state mosse verso il calciatore stesso. Considerata troppo rischiosa la sua scelta. Vi abbiamo raccontato nelle scorse ore delle parole del fisioterapista Gianluca Palmas, a quanto rivela, lo specialista di Lione avrebbe consigliato al “Polpo” la riparazione del menisco che, però, gli avrebbe fatto perdere il Mondiale. SU consiglio del proprio fisioterapista avrebbe però intrapreso una via diversa, tentando quindi di partecipare ad ogni costo all’importante competizione con la Nazionale francese, riservandosi la possibilità, in seguito, di finalmente operarsi. Il fine giustifica i mezzi.
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Dall’altra parte la Juventus, non stupirebbe l’idea di una Vecchia Signora contraria alla scelta del centrocampista, la squadra di Allegri avrebbe potuto fare a meno di Pogba fino a gennaio per poi riaverlo “come nuovo”. Si vive nell’incertezza, si vive alla giornata, forse, però, non tutti i mali vengono per nuocere. Nell’ottica, assolutamente ipotetica, che Pogba abbia deciso di optare per la terapia conservativa con il fine ultimo di tentare l’assalto al Mondiale, questo, secondo Kant, non bloccherebbe il fine di crescita della Juventus. La Vecchia Signora si è trovata spesso a dover fare i conti con infortuni inaspettati, tutti però, da quello di Chiesa ai ripetuti stop di Dybala, superati nel tempo. La squadra bianconera guarda avanti, il mercato può portare nuovi innesti per l’improvviso buco a centrocampo, i tifosi dovranno aspettare ma sapranno accogliere al meglio il nuovo idolo con la 10.