La Juventus, da sempre, narra la storia di campioni assoluti, vittorie prestigiose e trofei che rimarranno nel museo delle reliquie. Tuttavia, il vero motore e chiave del successo è il caloroso sostegno, mai mancato, dei propri tifosi; attimi che rimangono stampati nelle menti di ogni calciatore che ha solcato il terreno di gioco, magia pura. In questo articolo, andremo insieme a ripercorrere la storia di tutti gli stadi che, fin dal 1897, hanno ospitato le partite interne della Juventus e che sono state la casa (il rifugio o il raduno) di tutte le migliaia di voci che hanno sostenuto i beniamini bianconeri all-time.
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Dalla periferia fino allo storico stadio Delle Alpi
Le primissime partite ufficiali della Juventus sono andate in scena allo stadio Velodromo Umberto I, impianto polisportivo (utilizzato anche per gare ciclistiche e motociclistiche) che ha ospitato le gare casalinghe dei bianconeri a partire dal 1 marzo 1903 fino al 23 febbraio 1908, anno in cui la Vecchia Signora “trasloca” per la prima volta allo stadio di Corso Sebastopoli; il campo poteva ospitare fino ad un massimo di 10.000 persone, veramente di grande capienza per quel periodo storico. Successivamente, dopo 14 anni di permanenza, la Juventus cambia nuovamente sistemazione e approda allo stadio di Corso Marsiglia in data 22 ottobre 1922.
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La peculiarità del nuovo stadio bianconero era quella inerente alla sua costruzione; di fatto, era il primo impianto del suo genere costruito in cemento armato e, oltretutto, aveva una capienza sensazionale di 25.000 persone. Tuttavia, dopo altri soli 10 anni, in data 29 giugno 1933, la Juventus cambia nuovamente la propria casa ed esordisce contro l’Ujpest Dozsa allo stadio che, ad oggi, tutti conoscono con il nome di Stadio Olimpico, trionfando, tra l’altro, con il risultato di 6-2 sugli avversari. All’Olimpico di Torino, i bianconeri rimangono in pianta stabile fino al 5 settembre 1990, giorno dell’inaugurazione del famosissimo stadio Delle Alpi (storica casa della Juventus) costruito appositamente per i ospitare i Mondiali d’Italia nel 1990.

ll ritorno allo Stadio Olimpico e il definitivo Allianz Stadium
Fino al 2006, anno della retrocessione in Serie B per la Juventus, lo stadio di casa è stato il Delle Alpi ma, proprio in quell’anno, la società bianconera torna nel precedente impianto (nel frattempo rivisitato in vista delle Olimpiadi invernali, e da lì prende il suo odierno nome), lo Stadio Olimpico. Capienza aggiornata di circa 30.000 persone e anni di ricrescita, sia morale che di risultati; fino al 2011 il campo sorto in via Filadelfia ha ospitato le partite della Juventus.

La data dell’ufficiale inizio di una nuova era per la Vecchia Signora, infine, risale all’11 settembre 2011, giorno in cui venne inaugurato l’ancora attuale stadio dei bianconeri, il modernissimo Juventus Stadium, adesso divenuto Allianz Stadium per motivi legati a nodi commerciali. Da lì in poi, la Juventus ha collezionato ben 9 scudetti consecutivi in 11 anni dalla sua costruzione, oltre a vincere numerosi altri trofei ed aver condotto stagioni con numeri da capogiro.
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La capienza definitiva dell’attuale casa bianconera ammonta a circa 42.000 posti a sedere. La società del presidente Andrea Agnelli ha spesso cambiato mura amiche ma da sempre fa battere milioni di cuori, ovunque essa sia; avere uno stadio di esclusiva proprietà è stato solo l’ennesimo passo verso la gloria eterna di una squadra, la Juventus, che per DNA è destinata a far sognare ancora molte generazioni.