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Il clima che si respira nell’ambiente è assolutamente teso, per via delle vicende giudiziarie che vedono coinvolta la Juventus ormai da qualche giorno. Intervistato da Radio Bianconera nel corso de La Juve in Gol, l’agente Davide Torchia ha detto la sua sugli accadimenti dell’ultimo periodo: “All’osteria del pallone la Juventus è diventata il piatto del giorno, questa è la fotografia di ciò che sta accadendo. Giusto o sbagliato che sia, è inaccettabile che vengano rese pubbliche delle intercettazioni che magari escono fuori da qualsiasi contesto. Le visioni piuttosto chi è preposto a giudicare, che sicuramente sta già facendo il proprio lavoro. Purtroppo quello che è insostenibile in Italia, e che succede sistematicamente, è che quando si arriva al Processo la condanna già l’hai scontata attraverso quello che stanno vivendo i protagonisti delle intercettazioni ormai pubbliche in questo momento. Lo reputo uno schifo qualsiasi sia il bersaglio che viene colpito da questa pratica. Tutti i giorni i reati di cui si sarebbe macchiata la Juventus sembrano aumentare, io invece penso che bisognerebbe attenersi ai fatti e non montare dei casini soltanto perché fa comodo a tutti, è un qualcosa che mi fa orrore”.
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Juventus, Torchia: “Aspettiamo i verdetti senza darli in basa a quello che leggiamo in giro”

Poi il procuratore Davide Torchia si è spostato sul tema legato alle precedenti gestioni in casa Juventus. Ecco le sue parole: “Spesso le gestioni sono state allegre, indubbiamente un pochino di rigidità servirebbe anche per il bene del calcio, ma parlando di ciò che si legge in questi giorni, mi rifaccio a ciò che diceva un esperto giurista, ovvero che quando tra qualche anno si chiuderà questa storia, nessuno verrà risarcito per tutto il fango che è stato costretto a mandare giù. Se vogliamo credere nella giustizia aspettiamo i verdetti senza darli attraverso quello che leggiamo in giro, anche perché se poi non arriveranno le pene che il giudizio popolare si aspetta basandosi su quello che viene pubblicato in questi giorni, dopo arriveranno le lamentele e le accuse che sostengono che tutto sia finito con il classico “finisce sempre a tarallucci e vino”.