“Scusatemi, non ci sto con la testa”. Queste parole pronunciate da Paul Pogba dopo aver concluso gli esami, ad alcuni tifosi che si sono visti rifiutare un selfie, hanno fatto subito preoccupare i bianconeri. Dopo qualche minuto l’esito: lesione di basso grado all’adduttore della coscia destra. Il centrocampista francese, ha già iniziato l’iter riabilitativo volto alla ripresa dell’attività agonistica. Almeno 20 giorni di stop, ma c’è la probabilità di vederlo solo dopo la sosta.

Nel male è andata bene. Questo si può dire tra le tante emozioni che hanno coinvolto i tifosi bianconeri nelle ultime ore dopo le parole poco incoraggianti del centrocampista transalpino, tormentato quest’anno da infortuni e ricadute. Troppe ricadute forse per l’entità dell’infortunio iniziale. Troppe le partite saltate. Troppi pochi minuti. Troppo poco “POGBACK”. Ad analizzare l’attuale condizione fisica di Pogba, ci ha pensato il dottore Fabrizio Tencone, direttore della sede torinese di Isokinetic ed esperto di medicina sportiva, intervistato da TuttoJuve.
Juventus, Tencone è sicuro: “La mancanza di serenità può incidere a livello di carico”
Un Pogba provato emotivamente, che sta vivendo nel peggiore dei modi il ritorno nella sua Torino. Mister Massimiliano Allegri l’ha potuto utilizzare per 38 minuti. Troppo pochi per lo stipendio del giocatore; ma di questo se ne parlerà a tempo debito. Ora l’importante è capire se e quando il francese tornerà a disposizione; questo il pensiero di Tencone: “Con i tempi di recupero bisogna essere sempre molto cauti, ma in genere per la lesione di basso grado all’adduttore è recuperabile in 20/30 giorni”.

Dal rifiuto dell’operazione, al cambiamento della scelta dopo mesi, alla mancata partecipazione al Mondiale, la possibilità di non partecipare alle prossime competizioni europee: un momento difficile per Pogba; queste le parole di Tencone: “E’ una stagione veramente travagliata per Paul, è partito tutto dall’infortunio al menisco che poteva esser facilmente risolvibile. Purtroppo la scelta di posticipare ed evitare l’intervento si è rivelata negativa, le problematiche purtroppo si sono protratte per tutti questi mesi. Il menisco esterno, poi, in fase di recupero è sempre più complesso di quello interno. Tutto questo sovraccarica le ‘strutture’, il nuovo infortunio di Paul non è gravissimo ma è l’ennesimo stop che non ci voleva proprio in un percorso riabilitativo come il suo”.
Juventus, Tencone: “Non è al top dal punto di vista psicologico”
L’ex membro dello staff bianconero, Tencone, ha analizzato le ricadute che Pogba sta avendo in questa stagione interminabile e sfortunata: “Non sono naturali, ci tengo a precisarlo. In un periodo così lungo, in tutti questi mesi, può avvenire un sovraccarico a livello muscolare: magari non corre bene o ha ancora un po’ di fastidio al ginocchio, per proteggersi inconsciamente potrebbe avere questi problemi”.

Il professore ha avuto l’opportunità di conoscere il centrocampista nella sua prima esperienza in bianconero, analizzando così la condizione del francese nel 2012: “Paul è sempre stato bene, aveva avuto solo uno strappo muscolare ai muscoli posteriori della coscia ed era rientrato secondo i tempi previsti. Dal punto di vista fisico lo ricordo in ottime condizioni nel periodo in cui ho lavorato con lui”.

Quanto può aver inciso il lato psicologico su quello fisico in Paul Pogba, questa la risposta di Tencone: “Sicuramente non può essere al top dal punto di vista psicologico in quanto soffre per questa situazione e potrebbe essere abbattuto. Anche perché affrontare questi problemi con la mente serena è certamente meglio, sicuramente gestisci la fatica in maniera differente. Non è l’ansia che ti fa strappare il muscolo, ma quella mancanza di serenità negli allenamenti può incidere a livello di carico“.