1- La difesa della Juventus non va ancora
Ieri, contro la Sampdoria, è arrivata la seconda vittoria della Juventus in questo campionato. Nonostante i tre punti, però, sono ben due i gol subiti dai bianconeri, che si sommano agli otto incassati in precedenza. Numeri decisamente negativi, visto anche quanto conti per Allegri prendere pochi gol e rimanere compatti. La sensazione è che la fase difensiva della Juve abbia dei veri e propri blackout in alcuni momenti della partita, che però possono arrivare a compromettere quello che di buono è stato fatto fino al momento, basta pensare ad Udine, a Napoli e nel match contro il Milan. Contro la Samp questo non è accaduto, ma poteva benissimo succedere. Serve tanto lavoro in questo senso.
2- Con Dybala in campo è tutta un’altra Juve

La partita di Paulo Dybala ieri è durata solo 20 minuti, ma senz’alcun dubbio è stato il momento migliore della Juventus. L’argentino ha segnato, ma oltre al gol ha incantato con bellissime giocate e ha regalato tre palloni d’oro a Morata e Chiesa, che non sono poi stati sfruttati. Bastava che il 10 bianconero avesse qualche centimetro di spazio, per creare pericolo alla difesa sampdoriana.
La Juve può certamente riuscire a vincere anche senza di lui, come la difesa avversaria può riuscire a ingabbiarlo al meglio, ma quando questo non succede e lui è in forma arrivano le prestazioni migliori dei bianconeri. Sono tanti infatti i top player alla corte di Allegri, basta pensare a Morata, Chiesa o Cuadrado, ma ancora una volta è parso evidente che il vero fuoriclasse è lui. Il compito del tecnico allora è quello di trovare il modo per averlo con più continuità e farlo rendere al meglio.
3- Locatelli si è già preso il centrocampo

Si è parlato tanto del centrocampo della Juventus di questa stagione, che è parso tante volte in difficoltà. Non sembrava infatti esserci qualcuno in grado di caricarselo sulle spalle e farlo girare al meglio. Sebbene non tutti i problemi siano stati risolti, quando Manuel Locatelli è in campo il reparto rende decisamente di più.
Il giovane italiano, infatti, ha apportato fin da subito equilibrio, geometrie e pericolosità in fase offensiva, come testimonia anche il suo primo gol con la maglia bianconera siglato nel match di ieri. Se Allegri sembra stia ancora cercando la giusta quadratura per il centrocampo, Locatelli pare evidente che in ogni caso ne sarà un interprete fondamentale.
4- Il secondo rigorista che non ti aspetti

Al 43′ minuto del primo tempo è stato fischiato un rigore per la Juventus, per un fallo di mano di Murru nell’area della Sampdoria. Il rigorista designato, Paulo Dybala, era uscito dal campo a causa di un infortunio e tra i tifosi bianconeri ci si stava già domandando chi tra Morata, Locatelli, Bernardeschi o Chiesa si sarebbe presentato dagli undici metri.
Ad avvicinarsi al dischetto è stato però, a sorpresa, Leonardo Bonucci, che, sebbene con la nazionale abbia più volte calciato i rigori, in Serie A era la sua prima volta. Il difensore non si è fatto prendere dall’emozione e ha spiazzato il portiere blucerchiato, Emil Audero, tirando, come fa spesso, un rigore pressoché perfetto. Sembra quindi deciso che sarà lui il secondo rigorista in casa Juventus, sicuramente una notizia che interessa anche ai suoi fantallenatori.
5- Riecco le vittorie a “corto muso”

La filosofia di Massimiliano Allegri, durante tutta la sua carriera da allenatore, è sempre stata chiara: prima si pensa a portare a casa la vittoria e solo dopo a giocare bene. Tra le tante critiche che si possono muovere alla Juventus di ieri e a quella vista contro lo Spezia, bisogna darle il merito di aver portato a casa la vittoria con le unghie con i denti, non pensando troppo al bel gioco. 2-3 e 3-2, infatti, sono i risultati ottenuti soffrendo non poco, reagendo prontamente quando gli avversari si sono fatti sotto e difendendosi in tutti i modi nei minuti finali dei match. Attendendo una squadra che convinca anche sotto il profilo del gioco, questo è sicuramente un passo avanti rispetto alle prima uscite in campionato.