Il calciomercato di gennaio è sempre un’occasione per ogni squadra di Serie A. Una finestra di trattative nell’arco di un mese che ti permette di analizzare quanto fatto fino a quel momento e di, eventualmente, porre degli aggiustamenti alla rosa. D’altronde i grandi affari si sono, quasi, sempre fatti nei mesi estivi in cui i campionati sono fermi e gli occhi sono tutti rivolti al mercato. Diciamo quasi perchè la stessa Juventus, ad esempio, nella scorsa finestra di mercato, esattamente un anno fa, riuscì a portare a Torino Dusan Vlahovic e altri due importanti colpi. Anche in quel caso, però, per i bianconeri fu una mossa obbligata, quasi disperata: risuonò pesante la delusione per quello 0-0 che chiuse un alquanto noioso Milan-Juventus in quel di San Siro. Parole che di seguito formano un ossimoro.

I soli Morata e Dybala, non propriamente due punte di ruolo, non risultarono abbastanza per mettersi l’attacco della Juventus sulle spalle, come se mancasse qualcuno. Ricordiamo che quell’anno la società torinese dovette superare il doloroso addio, più a livello tattico che di gestione delle casse, di Cristiano Ronaldo. Dopo l’arrivo di Vlahovic sotto la Mole all’Allianz Stadium torna la festa, prima gara da titolare, primo gol dopo soli 13 minuti. Tra alti e bassi la squadra di Allegri chiuderà la stagione al quarto posto in campionato, qualificandosi per la Champions League. La dirigenza in quel caso riconobbe la necessità di operare sul mercato e così fece, non però senza prima rispettare la regola più antica del mondo in quel del calciomercato: per comprare bisogna vendere. Al fine di finanziare importanti investimenti furono tre i calciatori a lasciare la Vecchia Signora in quella finestra di mercato. SCOPRI IL PRIMO>>>