“Non era mai successo a nessuno quello che è successo a noi“. Così Massimiliano Allegri ha parlato nel post partita di Roma–Juventus. Una stagione molto pesante sotto l’aspetto mentale per il club bianconero che, dopo le dimissioni del Cda, l’inchiesta sulle plusvalenze e l’uscita dalla Champions League, ha dovuto rimettere in piedi una solidità di squadra che non era semplice recuperare. Se il percorso in campionato è stato condizionato pesantemente dalla penalizzazione di 15 punti, gli obiettivi della Juventus rimangono tutti aperti in quanto, sia in Coppa Italia che in Europa League, ha la possibilità di arrivare fino in fondo.

La continuità dei risultati in campionato si è interrotta con la trasferta di Roma ma, la Vecchia Signora, è in attesa dell’esito del ricorso per l’annullamento della penalizzazione. Se dovesse andare a buon fine si aprirebbe un nuovo scenario in quanto, sul campo, la squadra di Allegri sarebbe seconda in classifica in piena zona Champions League. A commentare ed analizzare in ESCLUSIVA a TuttoJuve24, il momento che sta vivendo la Juventus tra presente e futuro, ci ha pensato il giornalista e telecronista per Dazn, Riccardo Mancini.
Juventus, Riccardo Mancini: “A livello di rosa è una delle più forti, Allegri sa aggregare il gruppo”
La Juventus, nonostante la penalizzazione di 15 punti, è in piena corsa per la Champions League. A chi dai il merito di questa risalita?
“Il merito è di diverse parti: intanto l’allenatore che non la farà giocare in maniera spettacolare però è uno che sa aggregare, che sa tenere saldo il gruppo e lo ha dimostrato anche negli altri anni. Quindi parte del merito va a lui, ma una parte va anche ai calciatori che scendono in campo. Poi parliamo di una squadra che a livello di rosa, di qualità è una delle più forti di questo campionato, ma senza ombra di dubbio. Io non avevo molti dubbi sul fatto che la Juventus potesse riprendersi. Ci sono stagioni storte, alla Juventus è andato storto anche qualcosa extra campo, però è li che deve intervenire l’allenatore, la società e che si devono far notare anche i calciatori, non soltanto sotto l’aspetto calcistico“.

Allegri è sempre stato additato come il vero colpevole dei risultati non eccellenti della Juventus nella prima parte di campionato. Come valuti la stagione fino a questo momento?
“La stagione della Juve fin qui è una stagione in linea con quelle che potevano essere le aspettative, è vero che non si è fatto il percorso che ci si aspettava di fare in Champions League, il Napoli ha fatto un campionato a parte, sta giocando un altro sport. Un discorso simile si può fare anche per l’Inter, che è molto lontana dal Napoli, nonostante sia stata costruita per provare a vincere lo Scudetto. Quindi il discorso è molto simile, la Juve comunque a livello di punti fatti sul campo le si possono rimproverare veramente poche cose. Da quel punto di vista è soddisfacente, vediamo come prosegue. Bisogna capire se arriverà qualche titolo e come arriverà in campionato. Poi ovviamente la valutazione sul campionato è contaminata dalla penalizzazione però, al momento, ci sono tutti i presupposti per farla diventare importante questa stagione“.

Uno dei simboli della rinascita juventina è sicuramente Danilo che, grazie alla sua dote da leader, non solo è riuscito a mettersi sulle spalle la squadra e a trascinarla nei momenti di difficoltà ma si è anche guadagnato il rinnovo fino al 2025. È l’uomo giusto per indossare la fascia da capitano per i prossimi anni?
“Secondo me si, può essere l’uomo giusto per prendere l’eredità definitiva di Leonardo Bonucci perchè così come il difensore italiano è un leader del gruppo, è un giocatore che anche in campo si fa sentire, si fa sentire anche nello spogliatoio, a livello tecnico ma anche a livello emotivo, è un giocatore che conosce molto bene l’ambiente e in questo particolare momento storico per la Juve è fondamentale avere giocatori come lui che sanno trascinare nelle difficoltà il resto dei compagni, che appunto conoscono certe dinamiche di un ambiente non facile e che pretende, giustamente, anche molto da coloro che scendono in campo. Lui è la colonna di questa Juve“.
Juventus, Riccardo Mancini: “Di Maria deve essere libero e l’Europa League diventa l’obiettivo principale”

Di Maria ha dimostrato di essere un giocatore imprescindibile per Allegri. In che ruolo potrebbe esprimere il suo massimo potenziale viste le ottime prestazioni come seconda punta?
“Penso che Di Maria debba essere lasciato libero di esprimere il suo calcio perchè lo sappiamo, quando sta bene fisicamente e mentalmente è un giocatore che è al di sopra di tutti in Serie A, ce ne sono pochi come lui, anche in tutta Europa. Deve pensare poco, soprattutto alla fase difensiva. È un giocatore che mette in condizione anche i compagni di rendere al massimo“.
L’Europa League ha un livello altissimo quest’anno, la Juventus incontrerà il Friburgo. Sarà una sfida semplice? Può arrivare fino in fondo anche affrontando squadre del calibro di Man. United e Arsenal? Diventa l’obiettivo principale visti i problemi societari che sta affrontando?

“Si, dovrebbe diventare l’obiettivo principale. Se devo scegliere un obiettivo, mi immedesimo in Max Allegri, soprattutto per capire come incanalare le energie fisiche e mentali in una parte di stagione che ovviamente diventa cruciale. L’Europa League ti da cose che il campionato non ti darebbe. Il Friburgo è una squadra assolutamente alla portata perchè gioca un calcio molto lineare e quadrato, non con grandissimi talenti che in grandi sfide, ad esempio contro il Bayern Monaco ha subito 5 gol, è ad un livello che in Germania gli consente di lottare per un posto in Champions League ma non è a livello delle big del campionato tedesco. Per quello dico che la Juve, essendo una delle squadre più forti a livello di rosa in Serie A, può benissimo giocarsela anzi, parte assolutamente favorita. Di conseguenza la Juve può arrivare fino in fondo, perchè ha una dimensione europea che tante squadre che sono in Europa League non hanno. Ce l’hanno sicuramente le inglesi, ma la Juve se la gioca“.
Juventus, Riccardo Mancini tra Next Gen e mercato: “L’Under 23 ha un giocatore forte! In questi mesi i bianconeri stanno imparando una lezione”
Giovedì si è giocata la finale di andata della Coppa Italia di Serie C tra Juventus Next Gen e Vicenza. I bianconeri sono usciti sconfitti ma offrendo un ottima prestazione. Potrebbero esserci nuovi innesti per la prima squadra l’anno prossimo in riferimento all’Under 23? E come giudichi il percorso intrapreso dalla Juventus per la crescita delle giovani stelle del futuro.
“Per me il percorso che sta intraprendendo la Juventus con i giovani è un percorso molto interessante e accattivante perchè ha un settore giovanile che sta lavorando nella direzione giusta e, il coraggio che ha avuto Allegri nel mandare in campo questi ragazzi nelle difficoltà, non è da tutti soprattutto in Italia perchè non c’è questa cultura, in altri paesi vanno molto più sciolti sotto questo aspetto. Intanto va dato atto ad Allegri di aver avuto la personalità di mettere in campo i vari Miretti, Iling Junior, secondo me su tutti quelli che si stanno facendo vedere di più, però ci aggiungerei anche Fagioli perchè quando gli è venuto a mancare più di un elemento a centrocampo, non ha avuto difficoltà nel mettere in campo lui e non andare sull’usato sicuro.

Sull’Under 23 ti dico che mi ha colpito tantissimo Huijsen, giocatore fortissimo secondo me e può essere, in prospettiva futura, un rinforzo di assoluto spessore per questa squadra perchè è giovanissimo, perchè ha già il carattere del grande giocatore, ha mezzi tecnici e fisici che altri non hanno alla sua età, Allegri lo sta già considerando mettendolo in campo in qualche amichevole a dicembre. Parliamo di un talento che se verrà lavorato nella direzione giusta per me diventa forte forte forte!“.
La prossima stagione è ancora lontana ma quale potrebbe essere un obiettivo di mercato della Juventus? Punterà su giovani talenti oppure deciderà di virare su atleti con più esperienza internazionale?

“Sul mercato è difficile esprimersi perchè tutto dipenderà da quello che sarà la penalizzazione, se verrà confermata, dal piazzamento in campionato, troppi fattori. Certo è che la Juventus sta imparando una lezione in questi mesi: cioè che puntare sul settore giovanile può portare a qualcosa. Credo che il mercato della Juve sarà inevitabilmente condizionato da queste situazioni però, in parte, al di là di quella che sarà la decisione finale sulla situazione, credo che andrà a puntare su qualcuno di questi ragazzi; non andrà per forza di cose a fare il grande colpo sul mercato. Sarà un mercato molto oculato, soprattutto considerando le ultime gestioni che devono essere messe un po’ a posto“.