Lunedì 28 novembre 2022 si è assistito ad un vero e proprio terremoto in casa Juventus: in una riunione in cui bisognava riscrivere il bilancio semestrale di gennaio-giugno 2022, l’intero CdA, a sorpresa, ha rassegnato le dimissioni. Un fulmine a ciel sereno per il popolo bianconero, che non si aspettava minimamente ciò che è accaduto: per questa ragione, i tifosi della Vecchia Signora, memori della vicenda Calciopoli, hanno iniziato ad interrogarsi sul futuro della propria squadra del cuore.

Termina, dunque, l’era Andrea Agnelli: l’ex numero uno della Juventus ha lasciato dopo 13 anni, con 19 trofei all’attivo, tra cui i 9 scudetti consecutivi. Una rivoluzione che ci si aspettava potesse arrivare, soprattutto dopo le ultime stagioni di Madama in chiaroscuro, ma ciò che ha suscitato scalpore è stato il modo in cui è avvenuta: un ruolo importante è stato giocato, molto probabilmente, dall’inchiesta Prisma.
Juventus, addio alla Superlega?

Al posto di Andrea Agnelli, su indicazione di Exor, Gianluca Ferrero è stato nominato nuovo presidente della Juventus , un commercialista e revisore, mentre l’amministratore delegato è Maurizio Scanavino; nella giornata di domenica 22 gennaio 2023, Maurizio Calvo è diventato il direttore generale. Una rivoluzione che al momento non ha toccato l’area sportiva, nonostante l’inibizione di 16 mesi per Federico Cherubini, attuale direttore sportivo del club bianconero.
- Continua a leggere sotto -

Venerdì 20 gennaio 2023 la Corte di Appello della FIGC ha inflitto 15 punti di penalizzazione alla Juventus a causa della riapertura del processo sulle plusvalenze. In seguito a questa sanzione, si vocifera da giorni che l’UEFA sarebbe pronta ad escludere i bianconeri dalle Coppe europee per più anni: per questa ragione, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la nuova dirigenza della Vecchia Signora starebbe cercando di instaurare un dialogo con Ceferin per alleggerire la situazione. Per farlo, molto probabilmente, faranno un passo indietro rispetto alla posizione della vecchia gestione dirigenziale, tirandosi fuori dalla questione della Superlega.