Nella giornata di ieri, 20 gennaio, è arrivata la sentenze della Corte d’Appello che attribuisce alla Vecchia Signora 15 punti di penalità, come conseguenza relativa all’inchiesta sulle plusvalenze. In molti però si continuano a chiedere perché la Juventus è stata penalizzata, mentre le altre squadre no. Infatti, altri otto club erano anch’essi sul banco degli imputati, ricevendo però solo un’ammenda. Il procuratore federale Chinè aveva richiesto, per i dirigenti e tutte le società coinvolte, la conferma delle richieste formulate in primo e secondo grado e bocciate dai giudici. La Corte d’Appello ha penalizzato, invece, solo Madama.
Juventus, solo i bianconeri penalizzati: c’entra la mancate lealtà

La riposta a questo quesito la prova a fornire La Gazzetta dello Sport. Il quotidiano spiega come Chinè avrebbe voluto puntare sull’articolo 4, evidenziando cioè la mancata lealtà da parte della Juventus. Per i giudici, le intercettazioni e tutto il materiale istruttorio dell’indagine Prisma, avrebbero configurato un deliberato e ripetuto tentativo di eludere le norme. A quel punto non si sarebbe più trattato di presente plusvalenze gonfiate, numeri a bilancio o operazioni con altre squadre. Solo però con le motivazioni, che arriveranno entro 10 giorni, si potrà davvero capire il quadro ed è proprio per questo che la difesa della Vecchia Signora le starebbe aspettando per impostare il ricorso al Collegio di garanzia presso il CONI.