Stagione complessa
La Juventus è in difficoltà sin dalla stagione passata, dove la qualificazione alla Champions League venne raggiunta per il rotto della cuffia all’ultima giornata, grazie anche ad un risultato favorevole dell’Hellas Verona, ai tempi ancora allenato da Juric, contro il Napoli di Gattuso. Tuttavia, in questa stagione, Massimiliano Allegri ha dato una svolta per quanto riguarda il cammino europeo dei bianconeri, centrando la qualificazione agli ottavi di finale con due partite d’anticipo, vincendo tutte le gare fin qui giocate. È in campionato che non si riesce a trovare la quadra della situazione, la Juventus infatti è ancora relegato all’ottavo posto in classifica.
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Ottava posizione in Serie A, a quattordici punti di distanza dalla vetta della classifica: Napoli e Milan sembrano inarrestabili, difficile dunque pensare in una rimonta come la cavalcata compiuta dallo stesso Allegri nel 2015-2016. Il problema più importante sembra essere il reparto di centrocampo: fatta eccezione di Locatelli e McKennie, che ha risalito solo recentemente le gerarchie, il resto dei giocatori a disposizione non sembra essere decisivo. Specialmente Adrien Rabiot e Aaron Ramsey, sono loro i giocatori più deludenti quando scendono in campo. Per questo motivo si sta valutando la cessione dei due già a gennaio verso la Premier League.
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Brambati: “Colpa dell’argentino”

Massimo Brambati, ex calciatore e procuratore, ha parlato della prossima sfida della Juventus ai microfoni di TMW Radio, queste le sue parole: “Non si sa come certi allenatori abbiano sempre delle etichette. Sarri credo che abbia ricevuto nella sua straordinaria carriera una bella lezione alla Juventus. Lui lì non ha messo in pratica quello che pensava di poter mettere in pratica, perché aveva giocatori già affermati. E qualche difficoltà l’ha avuta anche al Chelsea, ma nonostante questo ha vinto una Coppa in Inghilterra e lo scudetto a Torino. Non so se la situazione di Napoli sia irripetibile, ma è la fotografia del top di Sarri. Deve trovare giocatori adatti e disposti a mettersi a disposizione, a credere a certe idee”. Poi prosegue, dicendo: “È una partita che all’inizio, quando ancora c’era Ronaldo, mi aspettavo da entrambi una classifica diversa. Mi stuzzicava l’idea di Sarri alla Lazio, con giocatori di qualità, sia a centrocampo che davanti. Mi hanno deluso entrambe, forse di più la Juve perché la Lazio nelle partite importanti ha risposto presente. La Juventus invece mi ha deluso a 360 gradi. Certo, ha passato già il turno in Champions e quindi non saprei neanche che voto dare finora, ma in campionato mi aspettavo qualcosa di più. Con Empoli e Sassuolo mi aspettavo dei punti in più, almeno con loro”.
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Ma la vera sorpresa è ciò che dice Brambati riguardo Dybala e una vecchia vicenda di mercato: “Il grande errore della Juventus negli ultimi anni è stato quello di non cedere Dybala allo United e prendere Lukaku. L’affare saltò per colpa dell’argentino, ma io avrei lavorato per chiuderlo e non far uscire nulla. In questo momento, per non perderlo a parametro zero, lo rinnoverei”. Parole forti verso un vero leader della Juventus di oggi, capace di trascinare la squadra nei momenti di difficoltà, come nell’occasione del Derby d’Italia contro l’Inter a San Siro.