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Una Juventus che viene subito ridimensionata da un Napoli troppo bello per essere vero, troppo meglio organizzato in campo, troppo più cattivo agonisticamente. Semplicemente troppo per i ragazzi di Massimiliano Allegri che vedono bloccare la striscia di vittorie consecutive che durava da 8 turni, adornata da relativi 8 clean sheet consecutivi. Tutto al contrario, arriva una sconfitta al Maradona che più che uno stop in campionato pare una vera e propria batosta: 5-1 in favore dei partenopei che scappano a più 10 sui bianconeri, a più 9 sul Milan reduce dal pareggio in trasferta con il Lecce. Un risultato clamoroso che ha fatto dubitare della preparazione della gara più di un addetto ai lavori, tra questi, il giornalista Carlo Nesti che non si spiega le scelte del mister Massimiliano Allegri per contenere i principali pericoli del Napoli.
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Juventus, Nesti elogia Spalletti: “Napoli straordinario”

Esprime il suo pensiero sulla gara tra Napoli e Juventus di ieri sera il giornalista Carlo Nesti nella rubrica “Il diario dei miei pensieri”, su Tuttomercatoweb: “E’ un Napoli “mille colori”, come cantava Pino Daniele, e il ruolo di “carta sporca”, stavolta, tocca agli avversari, annientati. La squadra di Spaletti è “stra”: straordinaria, straripante, strafottente. La Juve viene mortificata, senza neppure il tempo di chiedersi come abbia potuto incassare nessun gol, nelle 8 precedenti vittorie, e 5 in un colpo solo. Il Napoli del Maradona entusiasma quanto Maradona, con Osimhen (12 gol) e Kvara (7 gol e 7 assist) fragorosi come petardi, e luminosi come fuochi. Il “corto muso” di Allegri diventa “muso lungo”, a furia di ceffoni, resistendo nel primo tempo, e crollando nel secondo. Bremer è schiavo di Osimhen, e Danilo vittima di Kvara, in una squadra che ha anche il torto di uscire dal campo dopo l’1-3: troppo presto. Quel Chiesa, costretto a raddoppiare per quasi un tempo su Kvara, mette in dubbio l’Allegri stratega: scelta disastrosa”.