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La sentenza della Corte d’Appello, relativa al caso delle plusvalenze, è pesata come un macigno in casa bianconera, dati i 15 punti di penalizzazione ma anche l’inibizione del ds Cherubini. Tuttosport spiega come a pagarne i conti sia stata solamente la Juventus e non gli altri otto club coinvolti. Il perché sarebbe riassunto nel fatto che l’accusa avrebbe insinuato che la società avesse avuto bisogno di fare plusvalenze fittizie per risanare i conti. Ci sarebbe però un dato che smentirebbe questo, e riguarderebbe gli investimenti del club nel calcio italiano.
Juventus, gli investimenti nel calcio italiano: tra i tanti il colpo Higuain

Nessuno più dei bianconeri in questi ultimi 12 anni, equivalenti a quelli della presidenza Agnelli, ha investito di più nel calcio italiano. Ben 837 milioni di euro spesi in acquisti effettuati dalla Juventus pescando in Serie A o in Serie B. Il club ha insomma immerso nel mercato italiano una cifra non così lontana dal milione di euro. Tetto che viene superato se si contano i prestiti effettuati in B e C, che si sono trasformati in premi di valorizzazione, e gli stipendi pagati dalla società ai diversi giocatori ceduti a titolo temporaneo. Ovvio, molti soldi sono anche tornati indietro.
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Sono tanti i colpi messi a segno sul mercato italiano. Da Malaka Martinez nel 2010 preso dal Catania per 12 milioni, fino al colpo Vlahovic nel gennaio 2022. Passando per quello che è stato il colpo italiano a tutti gli effetti più costoso: l’acquisto di Higuain dal Napoli pagando i 90 milioni di clausola rescissoria. Inoltre, quasi tutti i club di Serie A si sono trovato coinvolti in trattative con la Juventus. La quale ha cercato, quanto più possibile, di investire all’interno dei confini nazionali per far girare l’economia interna, piuttosto che disperdere preziose risorse altrove.