Come di consueto, Luciano Moggi non parla per mezzi termini e va sempre dritto al punto senza giri di parole o censura. L’ex dirigente della Juventus, protagonista negli anni di Calciopoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera per esprimere il proprio pensiero riguardo alla questione delle plusvalenze: “Le vicissitudini della Juventus non sono complicate. Quelle delle plusvalenze sono questioni assai ridicole. Io, però, non conosco le carte e, quindi, prima di parlare di cose che non conosco, preferisco tacere. Quello che mi sento di dire è che la Juventus si danneggia da sola. In questo caso, si tocca la forza economica della società. Quindi mi aspetto delle sanzioni amministrative.

La volontà di non far vedere le carte vedere è una cosa illogica. Quello che rimane da sapere è il contenuto di queste carte e il motivo per il quale sono rimaste nascoste. Gravina farebbe meglio a tacere. Nell’attività sua, c’è stato un narcotrafficante, c’è stato un assistente, che è stato accusato per truffa aggravata. Se tacesse sarebbe meglio, o, meglio ancora, potrebbe dare le dimissioni. Non so dire nulla riguardo eventuali stravolgimenti nel mondo del calcio. Le sedie sono incollate al sedere di coloro che le ricoprono. Paratici e Cherubini hanno il diritto di difendersi, ma devono sapere che, in tutti gli uffici, trovano le stesse persone”.
Juventus, le parole di Moggi su Pogba e sul match col Friburgo

L’ex dirigente si è poi soffermato sull’attuale situazione di Pogba e sull’imminente match di Europa League tra la Juventus e il Friburgo: “Se la società non interviene per regolare i comportamenti del giocatore, che prende decisioni interferenti con la squadra, significa che c’è qualcosa che non va. Con me sarebbe già andato via già per la questione dell’operazione. Io gli avrei detto di farsi pagare dalla Francia. Domani è una partita che durerà novanta minuti. Spero che faccia molto meglio di quanto fatto con la Sampdoria. Abbiamo subito due goal in sessanta secondi. E la Sampdoria ha dimostrato di segnare due reti in quattro o cinque partite”.