Scudetto, una parola così familiare e allo stesso tempo così spaventosa. Negli ultimi tre anni in casa Juventus è diventata la parola che non si deve pronunciare, un vero e proprio tabù. Dopo 9 anni in cui diventare campioni d’Italia era diventata un’abitudine, quasi scontato, ora l’idea di poter raggiungere la vetta sembrava non essere più nemmeno il vero obiettivo. “Entrare nelle prime quattro, qualificarsi per la Champions”, questo il mantra degli ultimi anni. Se è vero che entrare nell’Europa che conta è fondamentale, è altrettanto vero che per la Juve il sogno scudetto non dev’essere accantonato mai. Cetramente è troppo presto per parlarne, manca ancora più di metà campionato e il Napoli sta sopra sette lunghezze che sembrano 70, ma è concesso sognarlo. Dopo il cammino fatto finora non sarebbe giusto escludere a priori la possibilità di agguantarlo, non è mai finita finché non è finita. Lo scontro diretto con i partenopei, che nelle stagioni scorse è sempre stato un grosso problema, potrebbe valere tutto.
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Marani sulla sfida al Napoli: “Ricorda il Napoli-Juve di Conte”

Mancano pochi giorni, pochissimi, allo scontro che potrebbe in un certo senso decidere una stagione intera per due squadre. Napoli e Juventus, prima e seconda della classe, si sfideranno al Maradona. A parlare di questo match fondamentale è Matteo Marani ai microfoni di Sky: “Il Napoli ci arriva da capolista, ed è storico”. Poi sui bianconeri: “La Juve è tornata a giocarsi lo scudetto, ci sono stati un paio d’anni in cui è rimasta fuori dal vertice. Ora invece è arrivata questa impennata con 8 vittorie di seguito di cui 5 per 1-0”. E ancora: “Napoli-Juve, lato bianconero, ricorda quella di Antonio Conte che fece una grande partita a Napoli e aprì il suo ciclo”. Il paragone potrebbe far storcere il naso ai tifosi più superstiziosi ma da un certo punto di vista potrebbe essere così, anche se il Napoli non sembra avere la minima intenzione di farsi rubare il primato o farsi avvicinare ulteriormente dai bianconeri, essendosi trovato spesse volte nei loro panni senza mai riuscire ad averla vinta. Spera di poter davvero ribaltare la situazione degli anni d’oro juventini.