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La decisione della Corte d’Appello di sanzionare la Juventus attraverso una penalizzazione di 15 punti ha sorpreso, e non pochi, i vari addetti al lavoro. La questione delle plusvalenze, sorta già in passato, questa volta è stata fatale alla Vecchia Signora che, a meno di ribaltamenti della pena, rischia di veder scivolare nella mediocrità del centro classifica la propria stagione. I fascicoli su cui la società bianconeri rimane al centro delle attenzioni riguardano anche la questione relativa agli stipendi, ed alle mensilità che i propri calciatori hanno rinunciato durante la Pandemia. La redazione di Sportitalia avrebbe raccolto, a tal proposito, la deposizione di Paulo Dybala: l’attuale numero 21 della Roma avrebbe espresso parole significative riguardo una delle sue ultime vicende con la casacca juventina.

Juventus, Dybala: “Il comunicato non rispecchiava l’accordo raggiunto”
Dalle plusvalenze alla questione degli stipendi: la Juventus continua ad essere sotto l’occhio del ciclone del pubblico ministero. Tra le deposizioni raccolte, spunta quella di Paulo Dybala, ex numero 10 bianconero. Le parole della Joya in merito al caos delle mensilità: “La proposta della società era quella di non farci percepire tre mensilità, ma noi non eravamo d’accordo perché non volevamo rinunciare a tanti mesi. L’accordo è stato trovato con la rinuncia di una mensilità come atto di solidarietà, ed il pagamento corrisposto delle ulteriori tre nella stagione successiva. Questo fu l’accordo finale”.
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Sulla questione ecco ulteriori frasi raccolta dai racconti di Paulo Dybala: “Ricordo che la scelta fu lasciati a noi calciatori, che ci assumemmo la responsabilità di esaminare la proposta e scegliere. Successivamente ricordo che uscì un comunicato stampa da parte della società, in cui veniva sottolineato come noi rinunciassimo a quattro mensilità, ma nessuno sapeva in quel momento che noi in realtà ne avessimo percepito tre. Leggendo il comunicato rimanemmo tutti un pò stupiti, poiché non rispecchiava l’accordo raggiunto“.