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Nella serata di venerdì 20 gennaio 2023, la sentenza della Corte di Appello della FIGC si è abbattuta alla Continassa come un fulmine a ciel sereno: la Juventus non si aspettava la penalizzazione di 15 punti, addirittura più di quanto chiesto dal Procuratore federale Giuseppe Chiné. In questo modo, la Vecchia Signora è retrocessa al decimo posto in classifica, a quattordici lunghezze dalla quarta posizione che garantirebbe l’accesso alla prossima Champions League, obiettivo minimo sindacale di inizio stagione.
Juventus, i legali bianconeri pronti a difendere il club

Sono giorni intensi alla Continassa: la penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus è un duro colpo per il club, in quanto sarebbe a rischio la partecipazione della Vecchia Signora alla massima competizione europea in vista della prossima stagione. Aggiunto a ciò, secondo alcune notizie rilasciate dai vari quotidiani, Ceferin starebbe cercando di capire se ci fossero dei presupposti per escludere Madama dalle Coppe europee per una o più stagioni: la società bianconera, però, non ci sta e starebbe preparando il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI per far sì che questa sentenza venga annullata.
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Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, i legali della Juventus potrebbero far leva sulla mancanza di dolo, mettendo al contempo in dubbio la leggittimità della sentenza. Secondo gli avvocati, la Procura avrebbe oltrepassato i termini per presentare la richiesta: gli atti sono stati ricevuti dalla Federcalcio il 27 ottobre, e non il 24 novembre, mentre Chiné ha firmato la richiesta il 22 dicembre, ovvero ben oltre i 30 giorni stabiliti dal Codice di Giustizia.