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La situazione all’interno della casa dei bianconeri è cristallina a tutti. Ora, però, è dovere di tutti risollevarsi e farsi trovare pronti alla ripresa del campionato. La Juventus ha subìto un duro colpo mediatico ed emotivo, ma per Xavier Jacobelli è cosa buona e giusta la presenza e la vicinanza di John Elkann, come ha affermato lui stesso su Radio Bianconera: “La lettera del proprietario è stata molto significativa. Una partita che si deciderà in tribunale. Possibile un rinvio a giudizio dell’inchiesta Prisma, vedremo se sarà così. La decisione di azzerare il CdA e nominare un nuovo presidente e direttore generale è volta a fronteggiare questa emergenza sia in sede giudiziaria che sportiva.
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Juventus, le parole di Jacobelli
Il giornalista ha poi proseguito entrando nel dettagli della vicenda in cui è coinvolta la Juventus: “C’è un’inchiesta in corso e qualunque tipo di anticipazione su verdetti finali è fuori luogo in questo momento. Va distinto come ci sia stata un’inchiesta della giustizia sportiva sulle plusvalenze, la quale ha visto come soggetti delle indagini molti tesserati, tra cui quelli bianconeri, che è poi sfociata nell’assoluzione delle persone coinvolte. Quello che riguarda la Vecchia Signora si attiene agli esercizi di bilancio dal 2019 fino al 2022, con la Consob che su questo aveva invitato il club a riscrivere alcune parti, aventi alcune cifre non contabilizzate correttamente. L’accusa a Madama – che deve comunque essere dimostrata – è che gli stipendi che, ufficialmente, non sarebbero stati pagati, furono pagati in un secondo momento, ma all’appello mancano 34 milioni non contabilizzati. Ed è qui che nasce l’ipotesi della procura. La Juventus ha azzerato il CdA per evitare una reiterazione presunta del reato”.

Jacobelli ha concluso poi con un capitolo riguardante Massimiliano Allegri, l’attuale allenatore della Juventus: “Lui è passato da tecnico in bilico, vista la partenza della stagione, al punto di riferimento assoluto di questo momento. Tocca a lui non solo gestire la squadra, ma essere anche il punto di riferimento mediatico. Dal 4 gennaio conterà che la squadra sul campo dimostri cosa significhi l’attaccamento alla maglia. Per onorare il centenario della famiglia Agnelli, dovranno dimostrarsi all’altezza della Vecchia Signora. Un conto sono le parole, un altro sono i fatti”.