- Continua a leggere sotto -
La Procura Federale e la Corte d’Appello hanno emesso in data odierna la prima sentenza in merito all’inchiesta Prisma, semplicemente noto come caso plusvalenze, nella quale è invischiata la Juventus. Dopo la richiesta iniziale di 9 punti di penalizzazione avanzata questa mattina dal procuratore Giuseppe Chiné per il club bianconero, adesso è ufficiale: infatti la Corte d’Appello ha chiesto 15 punti di penalizzazione per la stagione in corso, mentre sono state assolte le altre otto squadre coinvolte. Inoltre sono stati inibiti undici dirigenti bianconeri.
Juventus, inchiesta plusvalenze: inibiti anche undici dirigenti bianconeri

Emergono ulteriori dettagli dopo l’ufficialità delle sanzioni comminate al club bianconero e a undici dirigenti. Nel comunicato diramato da poco, la Figc spiega la decisione presa nei confronti della Juventus e non solo a fronte del caso plusvalenze: “La Corte Federale di Appello presieduta da Mario Luigi Torsello ha accolto in parte il ricorso della Procura Federale sulla revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio scorso, sanzionando la Juventus con 15 punti di penalizzazione da scontare nella corrente stagione sportiva e con una serie di inibizioni per 11 dirigenti bianconeri (30 mesi a Paratici, 24 mesi ad Agnelli e Arrivabene, 16 mesi a Cherubini, 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio). La Corte ha confermato il proscioglimento per gli altri 8 club coinvolti (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e i rispettivi amministratori e dirigenti“.