Nella mattinata di oggi, venerdì 20 gennaio, si è tenuta l’udienza alla Corte Federale di Appello nella quale la Procura FIGC, nella persona del procuratore Giuseppe Chinè, ha richiesto la riapertura del processo relativo alle plusvalenze fittizie contro la Juventus ed adeguate sanzioni che corrisponderebbero a 9 punti di penalizzazione per il club e l’inibizione di tutti i dirigenti coinvolti e indagati. Dopo aver ascoltato le motivazioni della richiesta della Procura e la difesa dei bianconeri, la Corte Federale di Appello si è riunita in consiglio per decidere se accogliere o meno la richiesta di riapertura dell’inchiesta Prisma da parte della Procura FIGC. Decisione che arriverà in serata.
Juventus, il procuratore Chinè: “Pena deve essere afflittiva, i bianconeri devono finire dietro la Roma”

Nell’esposizione delle motivazioni riguardanti la riapertura dell’inchiesta Prisma e nel richiedere la pena da attribuire alla Juventus per la creazione di plusvalenze fittizie, il procuratore della FIGC Giuseppe Chinè ha pronunciato una frase ben specifica confermando la forte volontà di riaprire il processo. Questa la frase riportata da Ansa: “La pena deve essere afflittiva, la Juventus in classifica deve finire dietro la Roma, fuori dalla zona delle Coppe Europee“.