Dopo la vittoria in campo, oggi, 20 gennaio, ad attendere i bianconeri ci sarà il primo giudizio davanti alla Corte Federale d’Appello a sezioni unite, in cui si attenderà il dispositivo dei giudici sul caso plusvalenze. In poche parole, come riporta La Gazzetta dello Sport, scopriremo se la Juventus vedrà confermata l’assoluzione di primo e secondo grado senza un nuovo processo, se verranno giudicati un’altra volta e ancora considerati innocenti, o se riceveranno una condanna. Il procuratore Chiné nell’udienza di oggi partirebbe dal fatto che nelle pagine di Prisma si trovino numerosi indizi gravi e idonei a modificare la decisione finale, e dopo aver motivato l’ammissibilità del suo ricorso dovrebbe procedere subito alla richiesta di sanzioni contro la Vecchia Signora ed altri otto club, e i 52 dirigenti o ex dirigenti, tra cui figurano Agnelli, Nedved, Cherubini e Arrivabene.
Juventus, caso plusvalenze: le possibili sanzioni

Per quanto riguarda il lato sanzioni, nell’istanza di revocazione il procuratore non ha espresso le sue intenzioni in merito alle pene da chiedere. Potrebbe restare su quelle già formulate o andare oltre. L’articolo che definisce le violazioni in materia gestionale ed economica è il 31 del Codice di Giustizia sportiva che prevede la penalizzazione di punti, o addirittura la retrocessione, nel caso in cui si dimostrasse che l’illecito commesso dalla Juventus abbia permesso l’iscrizione al campionato. Ma nel comma 1, si legge che la sanzione è l’ammenda con diffida, salva l’applicazione delle più gravi sanzioni che possono essere irrogate per gli altri fatti previsti dal presente articolo. Data la difficoltà evidente di dimostrare che le plusvalenze abbiano determinato un’iscrizione altrimenti impossibile, è questo l’elemento normativo che, se la Procura ritenesse i nuovi elementi probatori particolarmente gravi, potrebbe comunque portare alla richiesta di punti di penalizzazione.