Quella che si consumerà in queste ore è certamente una giornata storica per tutto il mondo Juventus. Oggi, infatti è il 18 gennaio, data che segna la nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione bianconero, con l’uscita di scena ufficiale di Andrea Agnelli, dopo 12 anni di presidenza. Anni di rinascita, di speranze, di vittorie, di sconfitte, anni lungimiranti, di appartenenza e di amore verso una società che, nel prezioso cassetto con sopra inciso il nome “famiglia Agnelli“, ripone il suo pluricentenario documento di riconoscimento. Un segno distintivo che continuerà ad essere vivo con la presenza costante di supervisore da parte del cugino di Andrea, John Elkann, Amministratore Delegato della holding che detiene le quote azionarie maggiori dell’azienda Juventus.
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Juventus, Agnelli: la scelta di Conte ed il ritorno sul tetto d’Italia

L’era della presidenza targata Andrea Agnelli comincia nel 2010, quando aveva soltanto 35 anni. Un inizio complicato in termini di risultati, in degli anni in cui si era in piena ricostruzione e nei quali non si riesce ad andare oltre due deludentissimi settimi posti, sotto le varie gestioni Ferrara, Del Neri e Zaccheroni. Poi nell’estate del 2011 arriva la prima visione super di Andrea, che decide di assegnare la panchina della Juventus ad una vecchia gloria bianconera, tale Antonio Conte. Una scelta che si rivelerà non azzeccata, di più. Conte riesce a riportare in tutto l’ambiente bianconero la fame e la voglia di vincere, oltre che uno smisurato senso di appartenenza e di legame verso la maglia. Valori che sembravano ormai dispersi e che, in una società gloriosa come la Juventus andavano assolutamente ritrovati. A fine stagione arrivò il trentesimo Scudetto, dopo una cavalcata da imbattuti. Seguiranno poi altri due Scudetti, con la conquista storica al terzo anno dei 102 punti in 38 partite di Serie A.
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Juventus, Agnelli: la prima era Allegri e la consacrazione europea
La stagione 2014/2015 della Juventus si apre con un assoluto fulmine a ciel sereno. Dopo un triennio vincente, Antonio Conte lascia improvvisamente la panchina bianconera. Si tratta di un momento di grande delusione per tantissimi tifosi, che si vedevano deturpati di un vero e proprio simbolo del rinascimento dopo le macerie dei settimi posti. Un senso di delusione che viene alimentato dalla scelta della dirigenza di puntare sull’ex allenatore del Milan Massimiliano Allegri, un acerrimo avversario fino a pochi mesi prima. Non si faranno attendere le contestazioni di tutto il popolo juventino al momento dell’arrivo del tecnico toscano.

Con lui arriveranno anche i giovanissimi Alvaro Morata e Kingsley Coman oltre a Roberto Pereyra e Patrice Evra. Allegri zittisce subito le critiche piovute sulla sua figura e guida i bianconeri verso la conquista del quarto Scudetto consecutivo. Ma il vero capolavoro sta nella partecipazione alla Champions League. Dopo un girone tormentato i bianconeri riescono a passare il turno grazie alla vittoria in rimonta sull‘Olympiacos. Da quel momento in poi la Vecchia Signora sembra incontrastabile sotto i colpi di Pirlo, Tevez e compagni, riesce a conquistare la finale di Berlino, persa contro il Barcellona, riuscendo ad eliminare in semifinale, tra andata e ritorno, i campioni in carica del Real Madrid. Si tratterà di un’annata che con consacrerà la squadra bianconera, tra le big del calcio europeo.
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Juventus, la presidenza Agnelli: dal colpo del secolo Cristiano Ronaldo alla scelta Sarri

La Juventus nella stagione 2016/2017 riesce a tornare in finale di Champions League a Cardiff, contro il Real Madrid, ma purtroppo l’epilogo sarà ancor peggiore del 2015, con la sconfitta per 1-4. La vera svolta il presidente Andrea Agnelli però, prova a segnarla nell’estate del 2018, precisamente il 10 luglio. Il club bianconero acquista a titolo definitivo proprio dal Real Madrid uno dei calciatori più forti di ogni tempo, l’uomo dei record Cristiano Ronaldo, per una cifra di circa 117 milioni di euro, acquisto più costoso della storia del calcio italiano. Apoteosi tra i tifosi della Vecchia Signora che potranno vedere con la maglia bianconera il fenomeno portoghese, un sogno ad occhi aperti. In quella stagione la squadra di Allegri conquisterà ancora il tricolore, ma in Champions arriverà il rammarico più grande, con l’eliminazione ai quarti di finale per mano dell’Ajax, dopo la tripletta di rimonta proprio di CR7 negli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid.
Juventus, Agnelli cambia guida tecnica: Allegri lascia, Sarri raccoglie l’eredità

L’estate del 2019 parte con un vero scossone in casa Juventus, Massimiliano Allegri dopo cinque anni di vittorie viene esonerato ed Agnelli insieme alla società decide di puntare su un allenatore con filosofia completamente diversa dal livornese e la scelta ricade su Maurizio Sarri. Nel corso di quella stessa estate i bianconeri si rinforzeranno con l’acquisto del giovane difensore centrale Matthjis De Ligt, con un investimento di 75 milioni di euro. L’annata 2019/2020 verrà però condizionata dall’esplosione della pandemia Covid 19 che fermerà tra marzo e aprile tutte le competizioni. Anche in quell’anno la Juve si avvia verso la conquista dell’ennesimo scudetto, il nono di fila. Il discorso però, sarà diverso in Champions League con l’eliminazione agli ottavi di finale contro il Lione. Una stagione con più alti che bassi, che costerà al tecnico ex Chelsea la panchina.
Juventus, Agnelli e la scelta a sorpresa: panchina ad Andrea Pirlo

Dopo le varie cocenti eliminazioni e delusioni in campo europeo, Andrea Agnelli decide di affidare la panchina della Juventus ad un allenatore a sorpresa, Andrea Pirlo, alla sua prima esperienza. Una scelta sicuramente azzardata che però a fine stagione darà ragione al Presidente e a tutta la dirigenza. con la conquista della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana. Quell’anno verranno salutati Blaise Matuidi, Gonzalo Higuain e Sami Khedira, per dare spazio ad un nuovo corso con gli acquisti di Dejan Kulusevski, Federico Chiesa e Weston McKennie. Anche quell’anno però, la delusione sarà in Champions League, la squadra di Pirlo infatti viene eliminata dal Porto. La stagione del tecnico bresciano sarà valutata insufficiente dai vertici bianconeri che a fine stagione opteranno per il suo esonero, nonostante la vittoria di due trofei.
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Juventus, la seconda era Allegri: Ronaldo abbandona la nave

La Juventus nel corso dell’estate del 2021 decide di richiamare il vincente Massimiliano Allegri per provare a tornare immediatamente al vertice sia in Italia che in Europa. Il 2021 sarà un anno che fungerà da spartiacque con il passato: Gianluigi Buffon e Cristiano Ronaldo lasciano Torino e la società continua sulla linea intrapresa dall’anno precedente, l’investimento su giovani di prospettiva. Arriveranno infatti Manuel Locatelli e Kaio Jorge. Ma il vero colpo da novanta sarà effettuato sei mesi più tardi, con l’acquisto dalla Fiorentina di Dusan Vlahovic, per circa 70 milioni di euro più 10 di bonus. L’Inter quell’anno sarà una vera e propria spina nel fianco della formazione bianconera, che sarà sconfitta dai nerazzurri per ben due volte, in finale di Supercoppa Italiana prima ed in finale di Coppa Italia poi. Anche quell’anno, purtroppo la delusione maggiore però riguarderà ancora la Champions League, ancora agli ottavi di finale, per mano del Villareal, dominante nel match di ritorno con un secco 0-3. La squadra di Allegri riuscirà a conquistare il quarto posto, distando però molto dalle squadre di vertice.
Juventus, il capolinea di un’era storica: gli ultimi mesi di Agnelli da Presidente

La stagione 2022-2023 della Juventus inizia con un mercato di rilievo. Arrivano in bianconero Paul Pogba, Angel Di Maria, Leandro Paredes e Gleison Bremer, che fanno sognare i tifosi bianconeri. La squadra di Massimiliano Allegri però inizia male la stagione e viene clamorosamente eliminata alla fase a gironi della Champions League, dopo cinque sconfitte in sei gare disputate. Dopo un inizio terribile, i due prodotti del vivaio Nicolò Fagioli e Fabio Miretti, riescono a dare nuovo linfa alla formazione bianconera che riesce a risollevarsi, fino ad ottenere 8 vittorie d fila senza subire reti, intervallate dalla lunga pausa per la disputa della Coppa del Mondo. Dopo una settimana circa proprio della rassegna iridata, precisamente il 28 novembre 2022, Andrea Agnelli si dimetterà dalla gloriosa carica di Presidente della Juventus, dopo 12 anni, collezionando 19 trofei.