Juventus, fiducia in Allegri: tornare a vincere in 3 mosse

La Juventus di Allegri deve tornare a vincere, il mister è un esperto nel campo e dovrà dimostrarlo dopo questo periodo buio

Simone Campana
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Fiducia in Allegri, fede nelle capacità tecniche del mister, è questo quello che chiede la Juventus ai tifosi, loro che, come è giusto che sia a livello professionale, vedono solo la punta di un iceberg formato da un grande staff, una lunga preparazione e valutazioni continue. Non sappiamo con certezza se ci sia stato un confronto o meno tra la società e il tecnico toscano, quello che è sicuro, però, è che fino alla sosta Allegri e la sua amata Vecchia Signora, per cui rifiutò anche la corte del Real Madrid, continueranno insieme. Destinati a stare ancora uniti o meno? Solo il tempo ci darà la risposta, d’altronde, come in tutte le coppie, ci sono alti e bassi, uno di quest’ultimi lo ricordiamo nel disastroso avvio di campionato nella stagione 2015/2016, annata che si concluderà comunque con un successo bianconero in patria. Oltre alla vittoria finale, nel complesso, resta la reazione di Allegri e i suoi ragazzi, pronti ad azzannare ogni preda, sportivamente parlando. Una cattiveria ritrovata in quell’occasione, dejavù?

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Juventus, Allegri torni a fare ciò che sa fare meglio: vincere

3 concetti per tornare grande: mentalità vincente…

Vlahovic@image sport
Vlahovic@image sport

Dal nostro preambolo è facile capire come la prima vera soluzione a questa non inedita situazione di crisi sia ritrovare la giusta cattiveria agonistica, la stessa che è sembrata, appunto, mancare in casa Juventus nelle ultime settimane. Non a caso si parla di crolli mentali improvvisi dei bianconeri dopo pochi minuti di gioco, un problema psicologico che è frutto e allo stesso tempo causa dei recenti deludenti risultati in Italia e in Europa. La buona vecchia Juve assassina di partite, carismatica e padrona del campo, oggi la Vecchia Signora è tutto il contrario: si è parlato dopo la partita contro il Benfica di una paura negli occhi dell’undici di Allegri, un timore che aleggia nello spogliatoio.

Massimiliano Allegri, allenatore Juventus
Massimiliano Allegri, allenatore Juventus

Semplice, se si riconosce una problematica, in questo caso psicologica, e non si riesce a risolvere perchè, a detta del capitano Bonucci, non se ne sa il motivo, non rimane che stare sugli scudi. Come nel 2015, dopo la sconfitta per 1-0 contro il Sassuolo, parlò l’ex numero uno bianconero Gianluigi Buffon ai media, anche oggi tocca ai senatori metterci la faccia, rappresentanti della rosa e del mondo Juve, coloro che hanno il compito di insegnare cosa significhi giocare per Madama. Ritorniamo sempre al punto di partenza, in questo momento il più esperto di Juventus, dopo Bonucci, non a caso capitano, è proprio Massimiliano Allegri.

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Bonucci Buffon e Chiellini, difensori della Juventus

Il mister toscano fu definito dallo stesso Buffon sopracitato “come Ancelotti”, paragone illustre, in quanto, come l’attuale tecnico del Real Madrid “sta dentro il gruppo”, creando un’intesa con i suoi ragazzi. Certo, alla sua prima esperienza in bianconero Allegri aveva tra le mani la Juventus post-Conte, un concentrato di grinta e passione da riversare in campo, la sua capacità fu però quello di trasformare un gruppo vincente in un gruppo storico capace di vincere in Italia per 9 anni consecutivi. Cambiano i ruoli, ora, quel compito di risvegliare lo spirito Juve è il suo, parola al campo.

…pragmatismo…

Allegri, allenatore della Juventus

La Juventus di Allegri ha sempre avuto una caratteristica fondamentale, non era bella ma era concreta, vincente, e, come dice lo stesso mister Allegri: “Non si è mai brutti quando si vince”. Questa è la sua filosofia e questo suo credo l’ha trasferito in ogni sua “diversa Juve”, tranne forse in questa la quale mantiene l’elemento mancante della bellezza ma, allo stesso tempo, non è più vincente, e l’equazione non regge più. Ci sono poche possibilità di veduta, quando si allena una grande squadra l’obiettivo principale è sempre vincere e il famigerato “bel gioco” o viene dopo, o in contemporanea.

Juventus Benfica @imagesport
Juventus Benfica @imagesport

L’idea di Allegri è ben precisa e l’ha sempre ricordato anche in conferenza stampa, sul finale della scorsa stagione ritorno, alcuni mesi fa: “La differenza è che quando alleni una grande squadra, l’obiettivo è arrivare a vincere. Tutti vogliamo giocare bene, ma è una parola astratta, poi dipende dal DNA della società, altro elemento che non puoi cambiare. La Juve ha un DNA preciso, ogni giorno devi lavorare duro. tutti parlano del fatto che ha perso 7 finali, ma ne ha giocate 9“. La Juventus dovrà tornare ad onore il suo DNA, il motivo per cui esiste.

…e fattore Stadium

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Allianz Stadium, stadio della Juventus (@imagephotoagency)

Le vittorie portano entusiasmo, l’entusiasmo aiuta a vincere. Allegri e i suoi undici devono tornare al successo e soprattutto tornare a trasformare l’Allianz Stadium nel loro fortino. Da un po’ di tempo a questa parte lo stadio della Juventus non pare più quella rocca forte che abbiamo conosciuto in tutti questi anni. Tanti fattori possono influire sulla minore affluenza di pubblico in quel di Torino, le recenti prestazioni della squadra possono però essere un fattore determinante. La responsabilità torna ad Allegri e alla sua squadra, ravvivare nuovamente il popolo bianconero per uscire tutti insieme dalla crisi di risultati.