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La decisione della Corte d’Appello è piombata sul mondo bianconero come un macigno, costringendo la società juventina a riorganizzare il proprio asset, oltreché le proprie aspettative rivolte al campo. La penalizzazione di 15 punti nei confronti della Juventus comporta una discesa verticale in classifica, dal terzo al decimo posto, spegnendo le speranze residue di vittoria del titolo. Non solo, perché la sentenza colpisce anche i soggetti che hanno fatto parte del vecchio asset societario: da Agnelli a Nedved, fino ad arrivare a Paratici e Arrivabene. L’inibizione, però, non risparmia l’attuale direttore sportivo, in carica, Federico Cherubini che per il momento non potrà esercitare la propria funzione per ben 16 mesi. Un motivo che ha spinto John Elkann a nominare un’ulteriore figura che vada a rinsaldare il lato sportivo.
Juventus, Calvo a capo dell’area sportiva: affiancherà Scanavino

La Juventus non ha voluto farsi trovare impreparata di fronte alla sentenza, piuttosto salata, esercitata dalla Corte d’Appello. A tal proposito Jonh Elkann ha nominato, nella giornata di ieri, Francesco Calvo come Chief Football Officier, affidandogli la responsabilità di essere a capo dell’area sportiva. Quest’ultimo, fatto fuori in passato da Andrea Agnelli, torna a far parte della gestione bianconera, diventando un punto di riferimento al fianco dell’amministratore delegato Maurizio Scanavino. Come riporta il Corriere dello Sport, i tre personaggi sopra citati erano tutti presenti allo Stadium, pronti a dar la carica alla squadra in una partita importante.