Una squadra affamata, arrabbiata e desiderosa di rivalsa: era questo ciò che ci si attendeva dalla Juventus, serviva una reazione forte ed evidente al periodo buio e tempestoso che ha invaso la quotidianità bianconera, a prescindere dall’esito della sfida. La gara casalinga contro l’Atalanta si è conclusa con il pirotecnico risultato di 3-3, con la formazione di Allegri che rimpiange parecchie occasioni in una partita da cui si sarebbero potuti anche conquistare i tre punti. La solidità difensiva crolla sotto i colpi e le giocate di Lookman, tuttavia il reparto offensivo accoglie, finalmente, in maniera totale e definitiva, Angel Di Maria.

Il Fideo si rende l’assoluto protagonista della serata all’Allianz Stadium, è servito del tempo ma sembra adesso che sia riuscito a calarsi perfettamente nella parte, proponendo in campo quella leadership tecnica di cui, mai come ora, la Juventus di Allegri ha bisogno. L’asso argentino mostra un attaccamento alla maglia per certi versi inaspettato, e di fatto neanche lontanamente registrato fin qui, conquistando finalmente i cuori del popolo bianconero. Di Maria riesce ad offrire, con il suo immenso talento, quella qualità in più che serviva alla squadra: i suoi colpi di genio si rivelano a dir poco decisivi.

Le giocate di prestigio del numero 22 si dimostrano letteralmente ubriacanti per la difesa dell’Atalanta, che il più delle volte non riesce a contenerlo: slalom, tunnel, passaggi illuminanti, accelerazioni improvvise, il Fideo sembra aver davvero imboccato la strada giusta dopo un primo semestre in bianconero totalmente da dimenticare. La Juventus e Di Maria, dunque, si ritrovano, forse nel momento più complesso e inaspettato: il campione del mondo si è preso sulle spalle la squadra, pronto a trascinarla con il suo talento. Nella sfida contro la Dea, peraltro, si riscopre rigorista: su questo fattore, Allegri può contare su diversi specialisti. DI MARIA DAL DISCHETTO >>>