- Continua a leggere sotto -
Una stagione stracolma di alti e bassi quella di Angel Di Maria con indosso i colori bianconeri, condannato da infortuni ed un rapporto non idilliaco con Massimiliano Allegri. L’exploit, si sa, può arrivare da un momento all’altro e portarti sulla luna. Sono stati i due mesi d’oro del Mondiale che hanno portato il Fideo a quello di un tempo, ergendolo per il grande campione che è. Ora bisogna dimostrare anche con la maglia della Juventus, mentre il campione argentino ai microfoni di DAZN ama ritornare su quello che è stato un sogno che si realizza ad occhi aperti.
Juventus, Di Maria: “Il Mondiale è anche merito di Scaloni, ha meritato tutto”
Un vero e proprio sogno che si realizza quello che è andato in scena pochi mesi fa al Lusail Stadium, con l’Argentina protagonista di un Mondiale quasi thriller. L’inizio difficile per mano dell’Arabia Saudita, poi l’ascesa verso le fasi finali grazie al campione dei campioni: Leo Messi. A raccontare quelli che sono stati 2 mesi indimenticabili è il fuoriclasse della Juventus, Angel Di Maria: “Il primo ricordo? È il primo giorno. Era l’ultimo Mondiale mio e degli altri veterani, l’ultima occasione. A partire da lì è cominciato tutto”.
- Continua a leggere sotto -

Comincia tutto da un momento e si conclude con quelli che, probabilmente, sono gli attimi più belli della tua vita. L’Argentina è campione del mondo ed il merito è anche di Angel Di Maria, ma soprattutto di un gruppo che ha saputo lottare contro tutto e tutti. Un gruppo guidato dall’uomo più contestato e criticato di questo Mondiale, Lionel Scaloni, che lo stesso Fideo ama ricordare e ringraziare: “Scaloni è stato tutto. Lo hanno criticato per un sacco di cose, ma tutto ciò che ha ottenuto è più che meritato. L’ultimo discorso è stato super emotivo. Ha parlato poco e pianto. Poi hanno parlato gli altri dello staff. Siamo sensibili, è un altro plus”.
Infine l’aneddoto che, con tutta probabilità, si porterà con sé per il resto dei suoi giorni. Quando hai appena vinto il Mondiale, ma hai due uomini sospetti che ti seguono. È la situazione che ha visto Angel Di Maria e due addetti FIFA protagonisti, mentre il campione della Juventus reggeva la coppa del mondo: “La Copa Trucha è la coppa finta. Nel corso dei festeggiamenti mi sono accorto che c’era una coppa finta quando c’erano due addetti della Fifa che mi seguivano mentre avevo la coppa in mano. Gli ho chiesto perché mi seguissero e mi hanno risposto “perché questa è la coppa originale”. Allora mi sono girato e ho visto Messi sulle spalle di Aguero con un’altra coppa”.