Lazio-Juventus di domani
Domani andrà in scena il big match Lazio–Juventus, valido per la tredicesima giornata del campionato di Serie A. Una partita fondamentale per le due squadre che hanno avuto un po’ di problemi in questo inizio di stagione e vogliono riprendersi e ripartire. Una gara anche particolare che rimanda al passato, visto che la Juve e Sarri si rincontrano, ma che mette davanti anche due filosofie di calcio completamente opposte: il sarrismo e il corto muso.
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A parlare del match è stato l’ex calciatore, Paolo Di Canio, ai microfoni de Il Corriere dello Sport, che si è espresso così:
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“Allegri contro Sarri; una Juventus che cerca il passato, contro una Lazio che cerca il futuro. Tutte e due sono alla ricerca della giusta quadra“.
L’ex giocatore ha anche parlato di chi vede favorita nel match di domani, sebbene ci siano tanti aspetti da tenere conto:
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“Ci sono troppe incognite, tra cui il rientro dalla sosta, i viaggi e gli infortuni. In ogni caso, sulla carta la Lazio sta meglio e ha più capacità di aspettare e di ripartire”.
Il centrocampo della Juventus

Di Canio, poi, ha avuto modo di parlare dei problemi della Juventus, evidenziati in questo inizio di campionato. Innanzitutto, il reparto in mezzo al campo, a suo parere, non sta funzionando bene:
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“Allegri vuole ottenere compattezza, ma il problema è che oggi è più fragile, perché non basta fare un gol per essere al riparo. Il centrocampo non funziona, non costruisce bene e non fa filtro. I giocatori sono tutti filiformi, alti e lenti nei primi passi”.
A tal proposito, l’ex giocatore ha criticato in particolare uno dei centrocampisti della Juventus, Adrien Rabiot:
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“Rabiot che giocatore è per la Juve? Uno alto un metro e 90, ma che non fa pesare la sua fisicità, così come non è né una mezz’ala da gol, né incursore e arriva morbido nei contrasti”.
Gli altri problemi

Per Di Canio, però, il reparto in mezzo al campo non è l’unico problema della Juventus attuale:
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“Quando non c’è un titolare manca la specificità di ruolo. Alex Sandro, poi, non spinge più come quattro anni fa. La squadra accusa sempre una zoppia. Dybala, anche, campione assoluto, eterno talento, ma…”.
L’opinione su Dybala

Di Canio ha approfondito la sua opinione su Paulo Dybala, spiegando a suo parere cosa gli manca:
“Forse ha un problema di fragilità emotiva, perché quando è arrivato Ronaldo qualcosa in lui si è fermato. Non dimentichiamoci che hanno anche cercato di cederlo”.
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Proprio a proposito delle conseguenze che ha avuto l’arrivo di CR7 alla Juventus, sulla Joya:
“Non ha sicuramente tratto giovamento dalla sua presenza e lo ha anche subito, perché ha sofferto il fatto di non essere più il protagonista assoluto e si è sentito cancellato. Attenzione, però, stiamo sempre parlando di un giocatore fantastico”.
Tre allenatori in tre anni

Infine, Di Canio ha parlato della società della Juventus, che in tre anni ha cambiato ben tre allenatori, senza dare continuità ai progetti:
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“Penso di non offendere nessuno se dico che queste scelte che sono state fatte e poi rinnegate presto sono simbolo di confusione, anche perché se no dovrebbero spiegarci che strategia è. Ovviamente bisogna anche aggiungere la pandemia che ha tolto lucidità e risorse”.
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Intanto, per quanto riguarda la gara tra Lazio e Juventus, sono tanti gli infortunati da entrambe le parti. Anche la presenza di Dybala, inoltre, è in forte dubbio >>>CONTINUA A LEGGERE