Juventus, De Paola critico: “Serve una rivoluzione! La pazienza è finita”

Serve un cambiamento immediato: dopo la prestazione contro il Benfica, la Juventus ha bisogno di risollevarsi. Paolo De Paola è critico sulle scelte della società

Gianmarco Baraldo
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La sconfitta in Champions League contro il Benfica ha messo ancor di più in discussione la posizione di Massimiliano Allegri che, dopo il fischio finale, è stato criticato pesantemente dai tifosi della Juventus, stanchi di vedere una squadra priva di personalità. La mancanza di gioco e la perdita di concentrazione dopo i primi 20 minuti, sono i primi argomenti che Paolo De Paola ha trattato nella sua intervista per TMW Radio, proseguendo il suo intervento ha anche puntato il dito su i primi responsabili della disfatta bianconera: “Parliamo dell’unica squadra che a livello di gioco non ha fatto vedere nulla, in continuità con quanto mostrato nella passata stagione. In Serie A, ad esempio, il Napoli è stato totalmente rivoluzionato ed oggi gira una meraviglia. Credo sia lecito aspettarsi una presa di posizione forte della società, perchè la pazienza con Allegri è finita.

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Juventus, De Paola: “Mi chiedo come Nedved non si sia dimesso”

Nedved, Arrivabene e Cherubini @Image Sport
Nedved, Arrivabene e Cherubini @Image Sport

Nel finale della sua intervista, Paolo De Paola ha parlato anche delle cessioni eccellenti fatte dalla Juventus durante il mercato estivo, accusandola di aver rovinato il futuro della squadra bianconera: “La Juve ha ceduto giocatori sui quali doveva fondare il proprio futuro come Dybala, de Ligt e Kulusevski per prendere quelli che voleva lui e adesso è in questa situazione. Ma a pagare il prezzo di questo avvio disastroso non dovrebbe essere soltanto Allegri. Mi chiedo come sia possibile che Nedved non si sia dimesso dopo essere stato costretto a riprendere in panchina il livornese che lui notoriamente non voleva. Arrivabene? Ieri ha risposto ad un tifoso che si lamentava di Allegri con una battuta che ha delegittimato il tecnico perchè ha lasciato intendere che non viene cacciato solo per una questione economica. C’è visogno di cambiare in modo radicale e di farlo subito, non si può sprecare altro tempo”.