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I giudizi possono essere spesso un segno indelebile, quasi un marchio perenne, ma ciò non sta a significare che non possano variare a seconda degli avvenimenti odierni. Sono tante le situazioni nelle quali il lavoro effettuato sul campo ha permesso di modificare i pareri altrui, rilanciando in un certo senso le ambizioni professionali. Tra i casi più quotati in questa finestra invernale di calciomercato, c’è ne uno che per una serie di motivi è passato in secondo piano, e riguarda lo status di Weston McKennie. Il texano sarebbe dovuto essere la cessione designata che avrebbe permesso di accumulare un gruzzoletto economico alla Juventus, per poi lanciare l’assalto al famoso esterno destro; l’americano è finito col diventare una pedina preziosa per via della sua duttilità.

La stima che Massimiliano Allegri riserva nei confronti del suo numero 8, è datata da tempo, proprio perché il tecnico livornese riconosce al centrocampista la sua capacità di adattarsi alle varie collocazioni tattiche. Per cui, se in un primo momento, l’esplosione contemporanea dei giovani Miretti e Fagioli aveva dato l’impressione che l’ex Schalke 04 potesse essere facilmente sacrificabile, il campo ha nuovamente dato credito allo statunitense permettendogli di essere tutt’ora protagonista di rilevanza all’interno della rosa bianconera. Le sue chance crescono a dismisura specie per la sua capacità, come dimostrato durante il corso della stagione, di esibirsi in varie collocazioni del campo, apportando sempre il massimo nelle varie situazioni. LA PRIMA COLLOZIONE TATTICA >>>>