Paulo Dybala, attaccante della Juventus, e Matteo Berrettini, uno dei giocatori italiani di tennis più noti, si sono intervistati a vicenda. Entrambi campioni indiscussi: il tennista è stato il primo italiano della storia ad arrivare in finale di Wimbledon; per l’argentino non servono presentazioni. Leader indiscusso della Juventus che, nel momento in cui è indisponibile, la squadra di Allegri fa fatica ad avere un punto di riferimento.
Dybala chiede, nell’intervista pubblicata dal canale Youtube di ATP Tour, come il tennista prepara un match. Berrettini risponde: “Ogni partita è differente dall’altra, ci sono partite che si sentono di più a livello emotivo, così come la finale di Champions League non è come una partita di campionato. Spesso non riesco a dormire e mangio di meno per la tensione. Il giorno della finale di Wimbledon ho dormito bene e non ho mangiato nulla. Durante la finale ho sentito la stanchezza. è stato difficile da gestire. Contro Djokovic non è proprio una passeggiata. Lui era molto rilassato e io tremavo. Mi sudavano le mani e non riuscivo a mangiare, ma quando inizia la partita pensi che se li perché te lo sei meritati e fai quello per cui sei li. è stata un’esperienza pazzesca.
I momenti più importanti dei due campioni

L’argentino spiega quale per lui sia stata una partita importante dal punto di vista emotivo: “Credo che la prima partita con la Nazionale Argentina, avevo tanta tensione e quando siamo arrivati al campo ho giocato a calcio-tennis nello spogliatoio per sciogliere i nervi. Ho fatto una grande partita anche se quando stavo per entrare sudavo freddo. Era il sogno di una vita. Poi il giorno della finale di Champions League con la Juventus. Non riuscivo a dormire, era impossibile. Ma la sensazione era bellissima. Significa tanto perché per arrivare lì hai fatto tanti allenamenti per arrivare a quel momento, il corpo reagisce in questa maniera.” Berrettini: “è bello ricordarsi che anche se siamo atleti di alto livello, rimaniamo esseri umani. Ci sono le emozioni, le sensazioni, i momenti no. Se fosse tutto rose e fiori sarebbe pure noioso“.
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Il tennista chiede a Dybala sullo spirito di squadra, lui risponde: “Ho avuto la fortuna di stare con Buffon, Dani Alves, Cristiano Ronaldo. In nazionale con Messi. Mi sono trovato sempre bene, abbiamo una società che ci sostiene per prendere le giuste decisioni, ma la responsabilità è sempre tua.” Continua Berrettini sul tennis: “Non hai sostituti nel tennis. Se le cose non vanno è colpa tua. è una questione di mentalità e di come approcci alle cose. Il mio coach mi ha aiutato tanto in questo, abbiamo un rapporto padre-figlio. Gli faccio tanti dispetti e lo filmo quando dorme.” L’argentino parla del suo idolo: “Il mio idolo è stato sempre Ronaldinho per come lui si divertiva dentro il campo” . Per il campione italiano di tennis: “il mio idolo indiscusso è Roger Federer“.