L’europeizzazione del calcio e la rivoluzione della Serie A
Il difensore e capitano della Juventus, Giorgio Chiellini, ha parlato ai microfoni di DAZN, in occasione del programma Linea Diletta. Il giocatore, durante il suo intervento, si è espresso in modo critico rispetto ai modelli odierni del calcio, spiegando che c’è, a suo parere, la necessità di alcuni cambiamenti. Ad esempio, a parere di Chiellini, il calcio ha bisogno di molti più match di livello europeo:
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“Parlo da qualche anno con il presidente Agnelli, del fatto che il futuro del calcio mondiale va verso una europeizzazione del calcio internazionale. Un giocatore della Juventus vuole sempre di più giocare partite di livello europeo, così come le vuole vedere un tifoso“.
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Per riuscire, però, a fare questo, il capitano bianconero ha spiegato che secondo lui c’è bisogno di una rivoluzione del massimo campionato italiano:
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“Senza voler mancare di rispetto, credo che il numero di squadre che partecipano alla Serie A sia troppo elevato. Il numero giusto, a mio parere, sarebbe 18, in modo da poter arrivare a migliorare la competitività, così come le partite europee. Ormai siamo arrivati ad un punto di non ritorno e credo che debba esserci un incontro tra istituzioni, club e giocatori per riformare il calendario, creare delle competizioni nuove e ridare slancio ad uno sport che è molto migliorabile”.
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L’America come modello

Per spiegare la necessità di alcuni cambiamenti, Chiellini si è rifatto ad alcuni modelli americani, spiegando anche che, per quanto sia romantico volere un ritorno al passato, per lui bisogna guardare al futuro:
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“In America sono maestri da questo punto di vista, perché hanno creato superleghe ovunque. Anche se noi romantici vorremmo abolire la VAR, giocare senza fuorigioco e altre cose passate, il mondo sta andando avanti e non bisogna rifiutare il cambiamento. Quello che manca è il dialogo, un momento in cui le persone di livello possano incontrarsi per provare a trovare soluzioni”.
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La necessità di un dialogo

Chiellini, infine, ha voluto insistere ancora una volta sulla necessità che ci sia dialogo tra le varie componenti importanti del calcio, tra cui anche i giocatori che, a suo parere, hanno molto da dire:
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“In un dialogo i giocatori devono essere protagonisti. Siamo ben pagati e ne siamo consapevoli, ma dobbiamo comunque essere presi in considerazione in discussioni di questo tipo. Siamo gli attori protagonisti e non vogliamo togliere spazio agli altri, ma, ad esempio, nelle ultime soste per le nazionali i poveri sudamericano hanno fatto viaggi interminabili, senza tornare in tempo per le partite. Credo che sia una mancanza di rispetto verso tutti, capisco i business e gli interessi, ma questa situazione non è più sostenibile”.
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Intanto, la Juventus resta attiva sul fronte mercato. I bianconeri hanno bisogno di rinforzare più reparti a gennaio. In particolare, ora sembra che il club sia pronto ad assicurarsi un top player >>>CONTINUA A LEGGERE