A pochi minuti dal fischio d’inizio della gara valida per gli ottavi di Coppa Italia che vede affrontarsi Monza e Juventus, il direttore sportivo dei bianconeri, Federico Cherubini è intervenuto ai microfoni di Mediaset, sottolineando l’importanza della partita e della competizione:” Partita da brividi e inizio di una competizione importante che abbiamo vinto 14 volte. Abbiamo voglia di far bene, abbiamo dentro la rabbia dello scorso anno per la finale persa e io spero pensino a quello per fare poi lo stesso percorso“. Il ds Cherubini si esprime poi anche su ciò che riguarda le responsabilità del suo ruolo all’interno della nuova dirigenza: “Mi sento osservato come tutti i professionisti che operano nel settore. Viviamo di risultati, di creazione del valore e di obiettivi che il club ci dà. Ci sarà da ripartire, cercare di fare le cose ancora se possibile in modo migliore. È evidente che il mio passaggio mi riporta a 11 anni di storia vissuti con il presidente Agnelli che mi hanno permesso di crescere. Colgo l’occasione di ringraziarlo per questo percorso. Un percorso straordinario per quanto ha rappresentato il presidente“.
Juventus, Cherubini: “La cosa migliore è avere il mix giusto tra giovani ed esperti e sul mercato…”

Il direttore sportivo della Juventus Federico Cherubini, si concentra poi sulla situazione della squadra e della promozione dei giovani: “Abbiamo un piano che abbiamo iniziato da questa stagione nel dire che in ogni rosa dovranno esserci dei prodotti della filiera. È un progetto su cui abbiamo investito tanto, ora ne raccogliamo i frutti. Abbiamo iniziato, è doveroso continuare così. Siamo la Juve, c’è la necessità di avere in campo anche dei giocatori di esperienza, la cosa giusta è avere il giusto mix“. Cherubini conclude parlando del mercato della Juventus: “Per l’immediato possiamo migliorare se recuperiamo tutti i giocatori. Questa rosa definita a un certo punto virtuale c’è, speriamo che in 15 giorni riusciamo ad avere la rosa al completo. Il mercato sarà determinato dal recupero degli infortunati e dalla crescita dei ragazzi giovani che all’inizio potevano essere un’incognita e ora hanno iniziato a dare certezze. Oggi ci saranno 5 giovani ed è motivo di orgoglio. Devono dimostrare di poter ripagare la fiducia“.