La carriera da allenatore
L’ex giocatore Fabio Cannavaro ha avuto modo di parlare ai microfoni ti TMW radio di vari argomenti, tra cui la Juventus di Allegri. Innanzitutto, però, il vincitore del Pallone d’Oro del 2006 ha raccontato come sta vivendo la sua carriera di allenatore e come sono state le esperienze che ha vissuto fino ad ora:
“Tutti ricordano il Cannavaro calciatore, ma ora alleno e si è modificato il modo in cui vivo il calcio. Qualche anno fa non avrei mai pensato che mi sarei messo ad allenare, ma ora è nata in me questa passione. La mia esperienza in Cina è stata molto bella da tutti i punti di vista. Ho avuto la possibilità di allenare una delle più importanti squadre in Asia e ho portato un po’ delle conoscenze europee, oltre ad essere stato coinvolto nella costruzione di un centro sportivo”.
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L’ex difensore ha anche spiegato cosa sta facendo al momento e quali sono i piani per il futuro:
“In questo momento sono rientrato in Italia e sto passando un po’ di tempo con la mia famiglia. Nel mentre, però, aspetto una nuova chiamata in Europa”.
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Cannavaro ha avuto modo nella sua carriera sia da giocatore, sia da allenatore di fare diverse esperienze all’estero, che, come spiega lui stesso, gli hanno permesso di crescere parecchio:
“Sono partito dall’Italia ne 2006 e stare all’estero mi ha dato l’opportunità di crescere e di scoprire un calcio diverso. In ogni caso, reto italiano e ho sempre il concetto del tecnico nostrano, ma l’esperienza che ho fatto all’estero è un qualcosa in più. Per me è indifferente andare ad allenare in Italia o in Inghilterra, basta che la squadra mi permetta di lavorare. Al momento le offerte mi stanno arrivando dall’USA o paesi simili, ma per ora possono permettermi di aspettare”.
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Il tecnico ha anche avuto modo di raccontare quale asseto preferisce dare alle squadre che allena:
“Io ho avuto l’opportunità di allenare una squadra forte e quindi potevo permettermi di pressare solo nella metà campo avversaria. La mia squadra era molto offensiva, ma riusciva a restare ordinata in difesa. Sono tattico un po’ come Sarri, ma più elastico come Spalletti. Il gioco di Allegri, invece, è fatto per vincer, anche se quest’anno ha un po’ di difficoltà, ma è molto diverso dal mio”.
Il calcio di oggi

Cannavaro ha poi spiegato quali sono le differenze tra il calcio di oggi e quello che ha vissuto lui in prima persona, oltre a denotare le diversità tra il gioco in Serie A e quello in Premier:
“Il calcio italiano è cambiato parecchio: ora si segna molto di più e in pochi hanno come ideale la squadra che difende. Ho avuto la possibilità di vedere qualche match in Inghilterra e là il gioco è più intenso e ci si affida meno al VAR”.
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Il calcio, però, sta anche avendo un cambiamento dal punto di vista dell’importanza che sta acquisendo la fisicità:
“Sicuramente ora il calcio è più fisico e si sta tornando alla marcatura ad uomo, come ho anche potuto vedere in Inghilterra. Questo fatto sta condizionando il calcio, perché ormai si prediligono meno i giocatori piccoli e tecnici”.
Le big di Serie A

Cannavaro poi ha fatto un commento sulle big della Serie A, oltre a criticare l’atteggiamento che molte squadre di bassa e media classifica hanno quando scendono in campo contro le grandi:
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“Spalletti sta proponendo un calcio molto offensivo, ma capace al contempo di difendersi parecchio. Il Milan ha un concetto di calcio che mi piace parecchio, mentre l’Inter, come già con Conte, fa un un gioco di transizioni. La Roma, poi, ha degli ottimi giocatori e Sarri sta portando nuove idee alla Lazio. In ogni caso, ad oggi le piccole devono provarci con le grandi, perché vedo troppa rassegnazione. Il Verona e il Sassuolo, ad esempio fanno questo”.
Il Napoli

Cannavaro si è anche soffermato sul Napoli, soprattutto in ottica scudetto, visto che la squadra di Luciano Spalletti continua a portare a casa risultati importanti in campionato e occupa la prima posizione in classifica, insieme al Milan:
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“Il fatto che il Napoli possa vincere lo scudetto lo dicono i numeri, anche perché i giocatori sono cresciuti rispetto a qualche anno fa, ora hanno un attaccante veramente forte, un centrocampo più solido e una difesa e un allenatore importanti”.
La Juventus, dalla partenza di Ronaldo a Dybala e Chiesa

Infine, Cannavaro ha parlato della Juventus. In particolare, l’ex bianconero, si è concentrato sulle difficoltà che sta avendo quest’anno, in queste prime giornate di campionato, ragionando anche sulle conseguenze che ha portato l’addio di Ronaldo e soffermandosi su due giocatori fondamentali per Allegri, quali Paulo Dybala e Federico Chiesa:
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“La Juventus ha pagato il fatto che sia partito Ronaldo, che è un giocatore che con i suoi gol nasconde gli errori. In ogni caso, ha Dybala e Chiesa che, quando stanno bene, possono far dimenticare Ronaldo. A loro due secondo me non manca nulla per essere due fuoriclasse e, anche se sono diversi tra loro, cambiano le partite. Forse l’unica cosa che è ancata è la continuità, Dybala ad esempio ha subito troppi infortuni nell’ultimo periodo”.
Intanto ora la Juventus è chiamata a riscattarsi in campionato contro la Fiorentina, nel match di domani previsto per le 18.00, dopo la convincente prova in Champions contro lo Zenit. Ecco le probabili formazioni delle due squadre che scenderanno in campo dal primo minuto, alla vigilia della partita >>>CONTINUA A LEGGERE