Si è chiusa ieri sera, giovedì 24 novembre, la prima giornata della rassegna iridata in Qatar ed è toccato ai verdoro del commissario tecnico Tite sfidare la Serbia di mister Dragan Stojkovic. In questi cinque giorni ci siamo stropicciati gli occhi per le goleade di Inghilterra e Spagna ed abbiamo ammirato la forza d’impatto della Francia campione in carica ma, come si suol dire, “dulcis in fundo” : infatti, Neymar e compagni hanno dato dimostrazione di essere, forse, la compagine più completa tra impenetrabilità difensiva e qualità offensiva. Il Brasile ha fatto un figurone all’esordio, battendo tra l’altro la più ostica avversaria del girone, quindi, i primi tre punti della Selecao acquistano dimensioni decisamente più importanti.
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Juventus, terzini al top: Alex Sandro prende un palo e 7 in pagella

La nazionale verdeoro arriva in Qatar con tre bianconeri tra le proprie fila, infatti, è stato convocato in blocco il nucleo difensivo sul quale mister Massimiliano Allegri ha costruito le 6 vittorie consecutive in campionato: e se Glieson Bremer difficilmente troverà spazio con Marquinhos e Thiago Silva davanti a lui, invece, Danilo ed Alex Sandro sono titolari inamovibili del Brasile. La sfida contro la Serbia era un duro banco di prova soprattutto per il terzino sinistro della Juventus che ha ingaggiato un mismatch con il capitano e numero dieci avversario, il trequartista dell’Ajax Dusan Tadic. Il numero 6 della Selecao non solo ha sciorinato una prestazione solida in fase difensiva ma ha dato verve alla manovra offensiva con diverse sortite nella ripresa: al termine di una di queste, al 60′ minuto e col risultato ancora di 0-0, ha addirittura fatto tremare Vanja Milinkovic-Savic colpendo il palo alla destra dell’estremo portiere con un fendente dalla distanza. Una performance premiata anche con il 7 in pagella da La Gazzetta dello Sport.
Juventus, Danilo c’è: il vice capitano bianconero trascina il Brasile

La presenza in panchina del totem del ruolo, probabilmente Dani Alves è il terzino destro più grande della storia del gioco, non ha impaurito un calciatore esperto e convinto dei propri mezzi come il numero 6 della Juventus. Il vice capitano bianconero ha sciorinato una prestazione monumentale annullando la corsia mancina serba dove, ad onor del vero, mancava per infortunio il compagno di club Filip Kostic, il titolare della fascia sinistra. Danilo è stato impenetrabile contro la Serbia in fase difensiva e non ha disdegnato di sfruttare lo spazio che Raphinha gli ha più volte aperto accentrandosi, arrivando spesso sul fondo a crossare. Oltre la performance di livello dal punto di vista tecnico, e contro avversari di spessore, il difensore della Vecchia Signora ha trascinato i verdeoro in campo soprattutto con la sua leadership, eriggendo insieme ad Alex Sandro ed alla coppia centrale Marquinhos-Thiago Silva un muro invalicabile davanti ad Alisson, quasi mai impegnato durante il primo match del Mondiale. Unica tegola, un risentimento nel finale che potrebbe tenerlo fuori nelle altre gare del girone.