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La sentenza emessa dalla Corte Federale d’Appello riguardante il processo relativo alle plusvalenze e la conseguente penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus continua a far discutere ogni redazione cartacea, radiofonica e televisiva. La disparità di trattamento le modalità e le motivazioni sono al centro di suddette discussioni, così come il paragonare l’attuale situazione dei bianconeri, che dopo quello relativo alle plusvalenze dovranno affrontare anche un processo per quel che riguarda la manovra stipendi, a quella del 2006 quando ci fu la condanna relativa allo scandalo Calciopoli. Un paragone non sostenibile ma con una cosa che accomuna le due sentenze, ossia la gestione all’interno dello spogliatoio e la prevenzioni di possibili spaccature tra club e giocatori. Proprio su questo argomento è intervenuto l’ex difensore della Juventus Alessandro Birindelli, uno che lo scandalo Calciopoli lo ha vissuto sulla propria pelle, e che ai microfoni di Juventusnews24.com, prova a consigliare la squadra su come affrontare la situazione.
Juventus, Birindelli: “La squadra deve raggiungere gli obiettivi minimi possibili”

L’ex difensore Alessandro Birindelli prova a consigliare i giocatori della Juventus sul comportamento e l’atteggiamento da avere dopo la penalizzazione decisa dalla Corte Federale d’Appello “Secondo me è una situazione completamente diversa. Noi abbiamo pagato, però il gruppo è sempre stato solido, il gruppo squadra e società, con un unico obiettivo. Era quello di lottare contro tutti ma soprattutto andare in campo e riportare la società dove gli competeva. Questo è il consiglio che posso dare ai ragazzi. Potrebbe essere veramente uno stimolo in più da qui a fine campionato, per raggiungere quegli obiettivi minimi possibili, garantire almeno un posto nelle coppe e finire bene il campionato“.