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Non era scontato avere una reazione del genere dopo un provvedimento del genere. I 15 punti di penalizzazione inflitti alla Juventus sono stati un colpo durissimo per tutto l’ambiente, eppure nella gara contro l’Atalanta si è vista una squadra davvero volenterosa. Nonostante la vittoria non sia arrivata, bensì un pareggio per 3-3, i segnali per il futuro sono incoraggianti sul piano del gioco e dell’atteggiamento. Recuperare il risultato per ben due volte, ad un avversario in grandissimo spolvero, in un momento così, non era affatto semplice. Un dettaglio, però, è uscito fuori da questo confronto ed è stato analizzato dall’ex arbitro Mauro Bergonzi. Secondo lui, i bianconeri avrebbero potuto usufruire di un secondo calcio di rigore.
Juventus, Bergonzi boccia Marinelli: fallo di Palomino su Milik

L’episodio sotto la lente d’ingrandimento di Bergonzi riguarda il contatto tra Palomino e Milik all’ingresso dell’area di rigore. Le parole a 1 Station Radio dell’ex fischietto non esaltano la prestazione del direttore di gara Marinelli, ritenendo quel contatto passibile di penalty: “Marinelli non ha debuttato bene. C’è un rigore non fischiato a favore della Juve, in occasione della trattenuta di Palomino su Milik. Non capisco il motivo per il quale il Var non sia intervenuto. Dal campo bisogna sempre fischiare quell’intervento, è fallo ed ammonizione. A partire da quel momento, l’arbitro è andato in tilt ed ha perso il controllo del match“. In quel momento la Juventus si trovava già sotto per 0-1, ma chissà se un pareggio immediato avrebbe potuto riscrivere un copione diverso, nell’economia della partita.