La bufera scatenata dal caso plusvalenze non sembra trovar pace e i dubbi sulla sanzione inflitta alla Juventus crescono di giorno in giorno. Sul caso si è espresso anche Fabrizio Bava, professore di Economia Aziendale all’Università di Torino, che ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport. Questo il pensiero critico dell’esperto: “Due punti, nelle motivazioni della Corte Federale d’Appello, hanno catturato la mia attenzione. Dal passaggio in cui si accusa la Juventus di utilizzare le plusvalenze come fine e non come conseguenza, al fine di migliorare i bilanci. Un concetto persino ingenuo: in una società di capitali, tanto più quotata in Borsa, la plusvalenza rappresenta un ricavo ordinario. A maggior ragione nel contesto della stagione sportiva 2019/2020, condizionata dalla pandemia: se crollano i ricavi, la plusvalenza è l’unica leva per la società“.
Juventus, Bava critico sulla sentenza: “Perchè generare plusvalenze non può essere un obiettivo?”

Il professore ordinario ha poi continuato facendo domande in merito alle accuse rivolte alla Juventus. Secondo Bava, ragionare sul valore dei giocatori e non sui profili non comprometterebbe la lealtà sportiva. L’esperto fa notare poi l’originalità del tema dell’accusa, che non era mai stato contestato prima. Questo il suo discorso: “Si punta il dito contro lo schema in cui i nomi dei giocatori sono sostituiti da delle “x”, ma se vengo incaricato di ricavare un certo ammontare di plusvalenze ragiono così. Perché dovrebbe essere un comportamento sleale? Perché generare plusvalenze non dovrebbe essere un obiettivo? Il club viene accusato di aver cercato di dissimulare la natura permutativa di alcuni scambi. Si tratta di un tema mai contestato in passato“.

L’intervista continua sulla linea delle perplessità, questa volta affrontando il -15 in classifica. Il professor Bava di dice stupito di una sanzione così severa e per giunta, non adeguatamente motivato. La Juventus avrebbe infatti diversi punti a disposizione per poter impugnare una sentenza che, secondo l’esperto, sembra tutt’altro che inconfutabile. Queste le parole del professore: “Personalmente suscita una certa perplessità una sanzione severa come il -15 in classifica di fronte alla contestazione di un super tecnicismo come la natura di una permuta. Anche perché, all’interno delle motivazioni, c’è tutto lo spazio per sostenere tesi differenti, non si tratta di una sentenza che presenta prove inconfutabili“.
Juventus, il Prof. Bava sulle motivazioni della sentenza: “C’è una chiara contraddizione”

In conclusione, il professor Fabrizio Bava affronta un tema contraddittorio all’interno della sentenza. Secondo l’esperto, le motivazioni pubblicate dalla Corte d’Appello potrebbero contrastarsi vicendevolmente. La Juventus potrebbe avere dunque più di una possibilità per ribaltare i temi dell’accusa, appellandosi al Collegio di Garanzia del CONI. Questo il discorso finale dell’esperto, riportato da Tuttosport: “Infine coltivo un altro dubbio: si parla di una ‘inevitabile alterazione dei risultati sportivi’, ma senza spiegare il perché. Prima si spiega che i numeri non contano, in quanto viene punito un comportamento, poi si sostiene che questi ultimi, se alterati, modifichino i risultati. C’è una chiara contraddizione“.