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Giorni intensi alla Continassa: mentre la formazione di Massimiliano Allegri prepara il match di campionato casalingo contro il Monza, i legali della Juventus stanno cercando di capire come poter agire riguardo la sentenza sul caso plusvalenze. Un processo riaperto dopo che a maggio la società stessa gli ex dirigenti di Madama erano stati assolti da qualsiasi tipo di reato. In casa bianconera nessuno si aspettava i 15 punti di penalizzazione inflitti, che retrocedono la Vecchia Signora al decimo posto in campionato, a 14 lunghezze dalla quarta posizione che agarantirebbe l’accesso alla prossima Champions League.
Juventus, Balice convinto: “Se la richiesta di Chinè fosse arrivata fuori tempo massimo, avrebbe ragione la Vecchia Signora“

In merito alla sentenza emessa dalla Corte di Appello della FIGC sulla Juventus, addirittura con pena superiore rispetto a quella chiesta dal procuratore federale Chinè, Nicola Balice ha rilasciato alcune dichiarazioni su Radio CrC: “Il termine ultimo per avere le motivazioni riguardo il processo è lunedì, ma, con il clamore che c’è, sarebbe meglio se uscissero il prima possibile per fare un po’ di chiarezza“. Per quanto concerne i contratti firmati dai calciatori che non sono quelli su fogli federali, il giornalista ha affermato: “Questo si tratta di un altro filone sul quale la Procura Federale sta lavorando”.
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Il giornalista continua ad analizzare la questione stipendi alla Juventus: “C’è da dire, però, che i bianconeri hanno depositato in Lega i contaratti dei giocatori che l’anno dopo sono rimasti; bisogna capire quali accordi non sono stati depositati. Non è una revisione dell’accordo in sè per sè a rappresentare una violazione, ma il metodo; l’importante è che ogni singolo accordo corrisponda a quello depositato“.

Nicola Balice, interrogato sulla difesa della Juventus in merito al processo plusvalenza ha dichiarato: “La procura Federale rappresenta l’accusa e, dunque, utilizza le prove che ritiene più opportune, credo che le altre intercettazioni siano state usate dalla memoria difensiva; al Collegio di Garanzia del Coni si valuterà se ci sono stati problemi procedurali o meno. Se la richiesta di Chinè fosse arrivata fuori tempo massimo, avrebbe ragione la Vecchia Signora. Credo che Madama non aspetterà i 30 giorni per presentare ricorso“.
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