In questi giorni ci si è soffermati sul momento da incubo che capitan Leonardo Bonucci e compagni stanno vivendo; l’ultima vittoria in gara ufficiale per la Juventus risale alla serata dell’Allianz Stadium del 31 agosto, data in cui i bianconeri batterono lo Spezia per 2-0, reti di Vlahovic e Milik. Da li in poi solamente pareggi e sconfitte, alcune davvero pesanti, come la doppia resa in Champions League contro PSG e Benfica che potrebbe costare davvero caro alla banda di Massimiliano Allegri in ottica qualificazione.
Anche in campionato le cose non sembrano andare per il verso migliore; di fatto, proprio ieri, domenica 18 settembre, è arrivata la prima sconfitta della stagione in campionato per i bianconeri in casa del neo-promosso Monza (per 1-0). Tuttavia, nemmeno l’Inter, acerrima nemica della Juventus, sta passando un buon periodo di forma, come certifica anche la sconfitta sempre di ieri per 3-1 contro l’Udinese, e sulle soluzioni da trovare per risollevare le due squadre dal brutto periodo ha voluto ironizzare, satiricamente, Daniele Adani ai microfoni di Radio Deejay.
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Adani a Radio Deejay: “In Italia allenatori stranieri rifiutati, la Premier League insegna come fare”

Un ex giocatore di calcio e grande appassionato del gioco come Daniele (detto Lele) Adani crede che non sia concepibile che due colossi del calcio italiano, e non solo, come Juventus e Inter debbano dimostrarsi così impacciate e poco lucide in campo; il motivo principale? Secondo l’ex nerazzurro sarebbe un problema da riconoscere soprattutto allo sbagliato operato dei rispettivi mister, Allegri e Inzaghi, ecco perché ai microfoni di Radio Deejay ha voluto ironizzare (lanciando al contempo un segnale) così al gioco delle panchine proposto dai conduttori della trasmissione: “Visto che è un gioco dico Pochettino-Inter e Tuchel-Juventus, ma in Italia non succederà mai. Qui se non sono italiani gli allenatori vengono un pò rifiutati, a differenza della Premier League dove le squadre accettano le idee degli altri. Infatti hanno il campionato più bello del mondo e allenatori del calibro di Guardiola e Klopp“.