“Adesso affrontiamo un periodo in cui giochiamo una partita ogni tre giorni”. In realtà, da quando il calcio ha ripreso la sua attività dopo quei mesi vissuti in casa per via della pandemia, le squadre e i giocatori impegnati su più fronti si trovano a giocare ogni tre giorni. La Juventus nei prossimi 11 giorni andrà oltre al concetto di una partita ogni 3 giorni. Dal fischio d’inizio all’Olimpico per la partita contro la Lazio saranno 4 i match da giocare nel giro di undici giorni. Detto dei biancocelesti, poi la sfida a Stamford Bridge contro il Chelsea martedì prossimo a cui seguirà il confronto tra le mura amiche contro l’Atalanta di sabato e concludere martedì 30 novembre nella sfida contro la Salernitana. Una partita ogni 2 giorni e 18 ore. Si potrà tirare poi il fiato e avere ben quattro giorni per preparare la sfida del 5 dicembre contro il Genoa.
Fondamentale il tris di partite in Serie A

Se si va poi ad approfondire la questione, si noterà come di queste quattro sfide, tre richiedano un viaggio. Una situazione ancora gestibile non fosse che arriva dopo una pausa Nazionali che ha tenuto gli uomini di Allegri lontani da Torino e restituito i sudamericani con il sovraccarico del fuso orario. Sfide anche delicate, va bene magari non pensare pesantemente alla sfida di Champions League data la qualificazione già ottenuta ma la rimonta in Serie A passa per le partite da giocare fino alle vacanze natalizie. La Lazio dell’ex Sarri è sfida delicatissima anche perché i biancocelesti sono a +3 dalla Juventus e seppur priva del bomber Immobile, bisognerà fare attenzione.
Costretti a vincere

Verrebbe da dire che può succedere di tutto, il problema è che le cartucce bonus la Juventus le ha già finite, perdendo e pareggiando partite che, per una squadra che punta ogni anno allo scudetto, bisognava vincere. Nel momento in cui la capolista Napoli si trova ad affrontare, nei prossimi turni, squadre di alta classifica ecco che i bianconeri non possono sbagliare. Passerà anche non farsi abbindolare dalle partite sulla carta più facili. Non cadere nella trappola contro la neopromossa Salernitana.
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Discorso Champions League e Paulo Dybala

Il primo posto con la possibilità di essere testa di serie nel sorteggio degli ottavi di finale può incidere sul cammino europeo della Juventus. Resta comunque chiaro che negli 11 giorni di apnea servirà anche sfruttare tutti i giocatori a disposizione e fare turnover. Quante cose deve pensare Massimiliano Allegri in ansia per le condizioni del 10 argentino. Sull’impiego di Paulo Dybala per la trasferta di Roma peseranno le sensazioni del giocatore e i timori e la prudenza dello staff medico. “Affaticamento al muscolo tibiale posteriore” questo l’ostacolo tra il fantasista e il campo. Fosse per la Joya, scenderebbe in campo: il ragazzo non sente dolore e ai tifosi ha detto di star bene. Allegri ci va piano e chiede cautela per evitare ricadute e perderlo per ulteriore tempo. La realtà chiede di non schierarlo contro la Lazio di lasciarsi il dubbio per la sfida stellare contro i ragazzi di Tuchel e di rimetterlo al centro del gioco bianconero direttamente nella sfida all’Allianz Stadium contro l’Atalanta. Intanto il Diez fissa gli obiettivi in un’intervista a L’Officiel: “Vivo sempre guardando al futuro e pensando ai traguardi che vorrei raggiungere con la squadra e la Nazionale: vorrei essere un giocatore importante della Juventus e crescere come persona. Amo giocare per il mio Paese, mi fa sentire più vicino alle mie origini. Certo che sogno di vincere un Mondiale, così come vorrei vincere la Champions League. Lavoro ogni giorno per ottenere questi risultati”.