1- La Juventus ha ancora problemi di attenzione
In questo inizio di stagione la Juventus ha subito stop pesanti, a causa di disattenzioni che sono costate care ai fini del risultato. Basta pensare alla partita ad Udine, o alla sconfitta contro Empoli e Napoli. Massimiliano Allegri, così come gli stessi giocatori hanno spesso rimarcato questo fatto, dimostrando anche di volerlo risolvere al più presto.
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Negli ultimi mesi, è sembrato che la squadra fosse riuscita a imparare a mantenere alta l’attenzione per tutti i 90 minuti, come tra l’altro è successo nella gara di andata contro il Chelsea. Nel match di ieri, le ombre del passato si sono, però, ripresentate, poiché la Juve ha giocato un primo tempo compatto e attento, ma è poi crollata a inizio ripresa, subendo due gol nel giro di due minuti e di fatto compromettendo la partita.
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2- Il centrocampo non gira ancora

Oltre al problema dell’attenzione, nel match di ieri si è presentata anche un altra carenza che aveva mostrato la Juventus a inizio stagione, ossia quella in mezzo al campo. Il reparto di centrocampo bianconeri, infatti, è stato parecchio criticato e non considerato all’altezza, in quanto non riusciva a far girare il pallone al meglio e a supportare l’attacco.
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Anche ieri, la sensazione è che mancasse sempre il passaggio in grado di dare la possibilità agli attaccanti di incidere, o la sponda per sostenerli nelle loro giocate. L’unico caso in cui si è visto qualcosa di buono in questo senso è quando Locatelli ha verticalizzato per Morata, nella migliore occasione avuta dalla squadra di Allegri, a dimostrare l’importanza di risolvere questo problema al più presto.
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3- I bianconeri sono ancora distanti dalle big d’Europa

La Juventus ha iniziato malissimo in campionato, ma, al contrario, ha dato fin da subito buoni segnali in Champions in questo inizio di stagione, tanto che, fino a ieri, non aveva mai né perso né pareggiato, affrontando anche i campioni in carica. In tanti, quindi, si sono chiesti se i bianconeri fossero adatti a disputare gare importanti, come quelle europee, e avessero la possibilità di arrivare fino in fondo nella competizione.
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Quello che ha dimostrato il match di ieri è che, al momento, se squadre come il Chelsea innalzano il loro livello di gioco, offrendo il meglio, la Juve non è ancora in condizione di poter competere alla pari. Sicuramente, ha ancora un po’ di mesi prima di dover disputare il match degli ottavi di finale e ha quindi tutto il tempo per crescere e provare ad avvicinarsi alle big europee, ma per ora resta distante da loro, così come è per ora complicato sperare di vincere la Champions.
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4- A questi livelli la differenza la fa la qualità

Nonostante le disattenzioni difensive che hanno poi portato alla sconfitta, la Juventus non ha spaventato quasi mai il Chelsea nel match di ieri. Anche all’andata, peraltro, a parte l’occasione che ha portato a gol i bianconeri hanno creato pochissimo, così come si sono resi pericolosi poche volte. La differenza è consistita nella prestazione offerta dal Chelsea, decisamente di livello superiore rispetto alla gara di due mesi fa. Cosa manca quindi alla squadra di Allegri?
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A prescindere dal gioco, che può essere più o meno bello, basta pensare alle differenze tra quello del PSG e quello del Chelsea, bisogna avere le armi per poter sorprendere le difese avversarie, per modificare anche la tattica a gara in corso e soprattutto per arrivare prepotentemente in area e aver la possibilità di concludere.
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Tutti questi aspetti derivano da giocatori con importanti qualità tecniche, ma, soprattutto tattiche e di visione di gioco, che possano così trovare soluzioni anche per far esprimere al meglio i compagni. Federico Chiesa, ad esempio, ieri non si è praticamente visto, perché non è mai stato in condizione, così come Alvaro Morata ha avuto a disposizione solo un pallone per poter fare male.
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Osservando la rosa della Juventus salta subito all’occhio quale giocatore ha le caratteristiche giuste per poter fare questo salto di qualità alla squadra: Paulo Dybala. Sarà importante per Allegri, quindi, riuscire a gestirlo correttamente, perché non debba rinunciarci in partite contro squadre importanti nel corso della stagione.
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Intanto, alcuni protagonisti della gara hanno avuto modo di commentarla al termine, spiegando cosa è mancato alla Juve e cosa deve fare per riprendersi >>>CONTINUA A LEGGERE