L’Italia
L’ex giocatore della Juventus e oggi allenatore, Fabio Cannavaro, ha parlato ai microfoni de Il Corriere dello Sport di vari argomenti tra cui la Nazionale di Mancini. L’Italia, infatti, si appresta questa sera a giocare una partita fondamentale in ottica qualificazione diretta al Mondiale, contro l’Iranda del Nord, in contemporanea al match tra Svizzera e Bulgaria. Per gli azzurri, infatti, c’è il timore di rivivere uno spareggio, come accadde nel 2017, visto che, in caso di vittoria sia nostra e sia della Svizzera, dovremo riuscire a non farci recuperare sulla differenza reti, che ad ora vede noi favoriti di due distanze.
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L’ex difensore ha avuto modo di parlare della partita di stasera, ricordando anche il passato, e mostrandosi fiducioso al riguardo:
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“Mi ricordo che, per quanto riguardava il Mondiale del 1998, la gara contro la Russia era l’ultima spiaggia per qualificarci, mentre stasera non è così. In ogni caso, per la nazionale di Mancini l’agitazione sarà probabilmente la stessa, ma sento che ce la faremo, anche perché lo dice la nostra storia. Se dovessimo saltare un altro torneo così importante sarebbe una vera catastrofe. Non vedo cambiamenti rispetto all’Europeo, se non un po’ di stanchezza che è assolutamente normale e può starci. In ogni caso, se giocheremo come sappiamo potremo farcela”.
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Nei minuti finali della gara contro la Svizzera di venerdì scorso, l’Italia ha avuto l’occasione di trovare il gol del 2-1, che avrebbe ipotecato la qualificazione diretta, su rigore. Sul dischetto si è presentato Jorginho, che, però, ha sbagliato, esattamente come successe nel match di andata. Cannavaro ha commentato questo episodio:
“I rigori li deve tirare chi se la sente e non si può brutalizzare Jorginho solo per quell’errore”.
Il big match Inter-Napoli

Nella prossima giornata di campionato, più precisamente domenica 21 novembre alle 18.00, si giocherà il big match tra Inter e Napoli, una gara decisamente importante che potrebbe diminuire sensibilmente la distanza della squadra di Inzaghi dalle due capolista, o aumentarla e rischiare di metterla fuori gioco per lo scudetto. Questa l’opinione di Cannavaro:
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“Premetto che è presto e che i campionati si decidono a marzo, ma il match Inter-Napoli può incidere in maniera definitiva, o, perlomeno, indirizzare la stagione. Inzaghi deve cercare di vincere la partita, ma soprattutto non deve perderla per non distanziarsi troppo, mentre Spalletti è consapevole che gli scontri diretti valgono più di ogni altra gara per quanto riguarda l’autostima del gruppo. Queste gare fanno la differenza non solo aritmeticamente”.
La Lazio di Sarri e la Roma di Mourinho

Le due squadre di Roma hanno cambiato allenatore questa stagione, con la Lazio che ha scelto Maurizio Sarri e i giallorossi che invece hanno preso José Mourinho. Entrambe in questa stagione stanno alternando buoni momenti a situazioni difficili e danno l’impressione di doversi ancora assestare. A proposito dei biancocelesti, queste sono le parole di Cannavaro:
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“Ho visto il derby e altre gare in tv e ho notato che piano piano c’è la mano di Sarri in una squadra che ha così tanto talento. Alcuni giocatori mi piacciono tantissimo e si possono plasmare, come sta facendo il mister”.
Per quanto riguarda, invece, la Roma, l’ex difensore ha assolutamente preso le distanze da chi critica Mourinho:
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“Come ha spiegato anche Totti, se si mette in discussione anche uno degli allenatori più vincenti bisogna farsi delle domande. Si capisce fin da subito che il suo compito è proiettato nel tempo e gli è stato chiesto di costruire. In questi casi, quindi, è normale che si debbano fare i conti con dei momenti di pausa”.
La Juventus e lo scudetto

Cannavaro ha anche parlato della Juventus e delle possibilità di vincere lo scudetto, nonostante sia a 14 punti dalle capolista Milan e Napoli:
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“La Juventus non è mai fuori dalla questione scudetto, perché la vittoria è nel suo DNA. I bianconeri sono sul pezzo e non mollano mai, anche se magari soffrono. Allegri, inoltre si trasforma in garanzia”.
Il Pallone d’Oro

I tre principali candidati alla vittoria dell’ambito Pallone d’Oro quest’anno sono Messi, che ha vinto la Copa America con l’Argentina, Jorginho, vincitore sia della Champions con la maglia del Chelsea, sia dell’Europeo con l’Italia e Lewandowski, che avrebbe probabilmente vinto il premio lo scorso anno, anche se poi non è stato assegnato. Cannavaro ha espresso la sua preferenza:
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“Messi ha già talmente tanti che può anche fare a meno di questo. Jorginho, poi, mi capirà se dico che per me dovrebbe prenderlo Lewandowski, perché l’avrebbe già meritato lo scorso anno. Lui fece cose straordinarie in quei mesi così duri e difficili e, inoltre, chi ama il calcio non può non amare Lewandowski“.
Intanto Jorginho e l’Italia si apprestano a giocare il match decisivo contro l’Irlanda del Nord. Queste le probabili scelte di Mancini >>>CONTINUA A LEGGERE