Tra le vie a tinte bianconere di Torino sono passati numerosi campioni, tanti da rendere difficile tenerne il conto. Ognuno di essi ha lasciato il segno nella storia della Vecchia Signora, ma sono in pochi ad averlo fatto sia da giocatore che da allenatore; uno di questi è Antonio Conte, l’uomo che diede inizio all’egemonia bianconera protrattasi per quasi un decennio. I più giovani lo ricordano solo urlare e dimenarsi in panchina, guidando i suoi ragazzi alla conquista della vittoria. Ma la sua storia con la Juventus risale a molti anni prima, la quale trova il suo incipit proprio il 17 novembre del 1991.
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1991, Juventus-Torino 1-0: Conte subentra a Schillaci

Antonio Conte è stato prelevato dal Lecce su esplicita richiesta di Giovanni Trapattoni. L’allenatore della Juventus aveva visto in lui un forte potenziale, tanto da convincere la società all’esborso di 7 miliardi di lire per il centrocampista. Sopraggiunge poi il fatidico giorno, ovvero il 17 novembre del 1991. In quell’occasione era in programma il derby della Mole tra la Signora e il Torino. La gara termina 1-0 in favore dei bianconeri e nel finale del match c’è anche spazio per il nuovo acquisto Conte, il quale prende il posto di Salvatore Schillaci.
Juventus, Conte: una vita in bianconero

Da quella gara contro il Torino comincia l’avventura di Conte in maglia bianconera, la quale termina in concomitanza con la sua carriera. Negli anni passati alla Juventus, il centrocampista ha conquistato tutti i trofei di maggiore rilevanza, sia nazionale che internazionale. Nel suo palmarès figurano 5 Scudetti, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe italiane, 1 Coppa UEFA, 1 Champions League e 1 Coppa Intertoto. Di fatti, assieme ai suoi compagni, fu l’ultimo giocatore in grado di sollevare una coppa europea, una ambizione a lungo seguita da Madama e che, fino ad ora, non ha trovato nuovi riscontri.